All'inizio della settimana incontro con il Fondo dell'emirato, il club non commenta
di Marco Liconti
L'interesse del Qatar per il Milan si fa sempre più concreto. Fonti a conoscenza della trattativa confermano all'AdnKronos quanto
già anticipato giovedì
. "La discussione è iniziata" e un primo incontro tra i rappresentanti del Fondo sovrano dell'emirato e quelli del club rossonero si è svolto nel capoluogo lombardo "all'inizio della settimana", con una possibile replica ieri.
Pur essendo in campo entità internazionali, la trattativa, il cui esito rimane aperto, ha proprio Milano come sede privilegiata. Del resto, nel capoluogo lombardo il Qatar ha già investimenti importanti, come l'hotel Excelsior Gallia, possibile teatro dei colloqui di questi giorni. Da parte qatariota la trattativa è guidata da una personalità di altissimo livello.
Non si tratta, confermano le fonti, di Nasser Al-Khelaïfi, presidente del Qatar Sports Investment e del Paris Saint-Germain, bensì di un personaggio "molto più vicino all'emiro" Al-Thani di quanto sia lo stesso Al-Khelaifi. Sarebbe questo, si a notare, un segnale del concreto interesse dell'emirato del Golfo per il club rossonero, rappresentato nei colloqui dai suoi vertici. Contattato dall'AdnKronos, il Milan ha preferito non rilasciare commenti in merito alla trattativa.
Da parte qatariota, inoltre, sembra definitivamente sfumato l'interessamento per la Roma di James Pallotta, del quale l'Adnkronos aveva dato conto nei mesi scorsi. Di qui, la decisa svolta verso Milano e il club attualmente di proprietà del fondo Elliot, che potrebbe costituire il nuovo fiore all'occhiello della galassia calcistica qatariota, dopo l'acquisto negli anni scorsi del Paris Saint-Germain.
Le fonti interpellate lasciano inoltre intendere che rimane alto il "fastidio" per la comparsa del nome di Matteo Renzi nelle vicende relative all'interesse del Qatar per la Serie A italiana. Secondo alcune intercettazioni pubblicate nei giorni scorsi da 'La Verità', nell'ambito della vicenda Palamara-Lotti-Csm, l'ex premier verrebbe accreditato di un inedito ruolo di presunto intermediario per la cessione dell'AS Roma all'emirato. In questo senso, si auspica che non vi siano più "elementi di disturbo" all'eventuale ingresso dell'emirato nella Serie A italiana.