Nato a Busalla in provincia di Genova il 10 gennaio 1942, negli anni '60 Calleri giocò in Serie B con le maglie di Novara, Monza e Lazio
Il mondo del calcio piange la scomparsa di Gianmarco Calleri, ex presidente di Lazio e Torino, morto a Roma all'età di 81 anni. Nato a Busalla in provincia di Genova il 10 gennaio 1942, negli anni '60 Calleri giocò in Serie B con le maglie di Novara, Monza e Lazio. Appesi gli scarpini al chiodo si dedicò all'attività imprenditoriale e nel 1986, assieme al fratello Giorgio e al finanziere Bocchi, acquistò il club biancoceleste. Sotto la sua guida la Lazio ottenne nel 1986-87 una storica salvezza in B nonostante i 9 punti di penalizzazione. Riportata la società in Serie A Calleri la vendette a Cragnotti nel 1992. Due anni dopo acquistò il Torino che guidò fino al 1997.
"Il presidente Claudio Lotito e tutta la Società Sportiva Lazio piangono la scomparsa di Gianmarco Calleri, ex calciatore e Presidente biancoceleste dal 1986 al 1992. Durante la sua prima stagione, condusse i biancocelesti a una leggendaria salvezza, evitando la retrocessione in Serie C nonostante i 9 punti di penalizzazione. L'anno successivo riportò il club in Serie A e lo risanò a livello economico, regalandogli una presenza stabile nella massima serie, grazie anche agli acquisti di calciatori rimasti nel cuore dei tifosi biancocelesti come Ruben Sosa, Riedle, Doll e Gascoigne. Prima di vendere la Lazio a Sergio Cragnotti, Calleri acquistò anche i terreni sui quali sarebbe poi nato il Centro sportivo di Formello, casa del club capitolino dal 1997", ricordano i biancocelesti.