Il mondo del calcio perde il suo dio, il più grande talento ad averlo mai giocato. Il pibe de oro ha appena 15 anni quando esordisce nel mondo professionistico con la maglia dell'Argentinos Juniors e nel giro di pochi mesi la sua carriera decolla: lascia la povertà di Villa Fiorito, il barrio di Buenos Aires dove è nato e diventa un idolo del calcio e una icona di riscatto per il suo popolo. Vestirà le maglie di Boca Juniors, Barcellona, Napoli, Siviglia e Newell's Old Boys, oltre quella della Nazionale Argentina.
Dopo gli esordi con l'Argentinos Juniors nel 1981 passa al Boca, la squadra del cuore del padre. Per il passaggio alla nuova squadra si organizza un'amichevole nella quale gioca il primo tempo con i vecchi compagni e la ripresa con quelli nuovi. Dopo un solo anno approda in Europa, lo acquista il Barcellona. I due anni in blaugrana non sono memorabili complici diversi infortuni e problemi, tra questi un'epatite virale che lo tiene lontano dai campi per oltre tre mesi.
Il 5 luglio del 1984 l'arrivo a Napoli davanti a un San Paolo in delirio, con la città partenopea è amore a prima vista e in sette anni sarà l'idolo indiscusso di una città. Nella sua prima stagione il Napoli chiude a centro classifica, mentre l'anno successivo sale al terzo posto. Nel 1987 trascina gli azzurri alla conquista del primo campionato della loro storia, bissato tre anni dopo, e alza al cielo anche la Coppa Italia, vincendo tutte le 13 gare, comprese le due finali contro l'Atalanta. In maglia azzurra vince anche una Coppa Uefa nel 1989 e una Supercoppa italiana nel 1990 e si aggiudicherà anche un titolo di capocannoniere della Serie A.
Il picco più alto della carriera lo raggiunge ai mondiali di Messico 1986 quando si laurea campione del mondo con la seleccion albiceleste battendo in finale 3-2 la Germania. Nei quarti contro l'Inghilterra scrive la storia in pochi minuti segnando il gol più bello mai realizzato nel '900, pochi minuti dopo aver realizzato una rete con la mano, la celeberrima 'Mano de Dios'. In totale con la maglia dell'Argentina giocherà 91 partite realizzando 34 reti.
Maradona non entra mai nelle graduatorie del Pallone d'oro perché fino al 1994 il premio è riservato ai giocatori europei ma nel 1995 vince il Pallone d'oro alla carriera. Si aggiudica altri numerosi riconoscimenti individuali: condivide con Pelé il premio ufficiale Fifa come Miglior giocatore del XX secolo, nel 1993 è stato insignito del titolo di miglior calciatore argentino di sempre, tributatogli dalla federazione calcistica dell'Argentina. Nel 2002 è stato inserito nella Fifa World Cup Dream Team, selezione formata dai migliori undici giocatori della storia dei Mondiali, ottenendo, tra gli undici della squadra ideale, il maggior numero di voti. Nel 2012 viene premiato come Miglior Calciatore del Secolo ai Globe Soccer Awards e nel 2014 entra a far parte della Hall of Fame del calcio italiano tra i giocatori stranieri.