Il messaggio del presidente: "Se vuole andare via deve trovare la squadra che se lo compri"
"Luis Alberto? Probabilmente vuole andare via gratis. E invece no, ha un contratto di quattro anni, è un tesserato. Porti lui la squadra" che lo vuole. Risponde così all'Adnkronos il presidente della Lazio, Claudio Lotito, sulle dichiarazioni di ieri del giocatore che alla fine del match contro la Salernitana, vinto 4-1 dai biancazzurri ha affermato di avere "già chiesto la rescissione del contratto".
"Lui ha preteso un rinnovo l'estate scorsa - elenca Lotito - è il secondo giocatore più pagato della Lazio, il contratto viene sottoscritto obtorto collo, lui chiede altro, non si presenta al ritiro, come ricorderete tutti. E ora se ne esce con questa cosa, all'improvviso e senza dir nulla alla società. Se vuole andare via deve trovare la squadra che se lo compri".
"Siamo una società quotata in Borsa - ricorda - queste sono cose che determinano danni d'immagine ed economici. Lasciarlo andare a parametro zero da una società quotata significa depauperare il patrimonio e io mica sono matto, gli azionisti mi ammazzerebbero e avrebbero ragione".
Lotito ha massima fiducia nell'allenatore Igor Tudor, ingaggiato dopo le dimissioni di Maurizio Sarri: "Fortunatamente è uno di quegli allenatori che non si fanno condizionare da nessuno", dice il presidente ribadendo che "noi non buttiamo soldi dalla finestra. Le regole sono regole, sia civili sia penali, e vanno rispettate".
Durante il match vinto contro la Salernitana, presidente e squadra sono stati oggetto di cori e fischi. "Bisognerebbe chiedere il perché a chi organizza queste cose. Secondo voi è una cosa normale o organizzata? Però adesso l'episodio assumerà dei contorni diversi, state tranquilli... Bisogna cacciare i mercanti dal tempio", dice Lotito. Chi sono i mercanti? "Sono tutti quelli che si prestano a situazioni di questo tipo. Non so chi c'è dietro, o meglio qualche indizio ce l'ho, se ne occuperanno le forze dell'ordine. A me hanno fatto di tutto ma con me non passa nessuno, né consento a qualcuno di appropriarsi di roba che non è loro. Per 19 anni non ho preso un emolumento, spese al ristorante, macchina o telefono, questo lo sanno tutti".