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E' morto a 72 anni Vittorio De Scalzi, fondatore dei New Trolls

Era stato colpito da una fibrosi polmonare un mese dopo essere guarito dal Covid

(Fotogramma/Ipa)
(Fotogramma/Ipa)
24 luglio 2022 | 11.21
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"Non so più il sapore che ha / Quella speranza che sentivo nascere in me/ Non so più se mi manca di più / Quella carezza della sera o quella voglia di avventura / Voglia di andare via". Il cantante e chitarrista Vittorio De Scalzi resterà per sempre nell'immaginario collettivo la voce della delicata e avvolgente melodia che accompagna l'ascoltatore in un vero e proprio viaggio nel passato: "Quella carezza della sera/Aldebaran" (1978), il maggior successo dei New Trolls, il gruppo musicale rock progressivo da lui fondato nel 1967 e attivo per un trentennio, fino al 1997.

Colonna della scuola genovese e ligure, il musicista, morto all'età di 72 anni, era stato colpito da una fibrosi polmonare un mese dopo essere guarito dal Covid. La sua ultima esibizione risale allo scorso 15 luglio a Sanremo con l'Orchestra Sinfonica Sanremese diretta da Roberto Izzo, riproponendo il suo "Concerto grosso" all'auditorium Alfano. De Scalzi è stato autore per grandi interpreti tra cui Mina, Ornella Vanoni, Anna Oxa e ha preso parte a sette edizioni del Festival di Sanremo. Dopo la fine del suo sodalizio con i New Trolls ha proseguito da solista esibendosi in tutta Italia. Il suo ultimo singolo "Quelle navi" è del 2021, anno in cui ha ricevuto anche il riconoscimento alla 44esima edizione del Club Tenco.

L'annuncio della scomparsa è stato pubblicato oggi sulla pagina Facebook dell'artista: "Vittorio De Scalzi ci ha lasciato, ha raggiunto la sua Aldebaran. Grazie a tutti per l'amore che in tutti questi anni gli avete dimostrato. Continuate a cantare a squarciagola 'quella carezza della sera...' lui vi ascolterà". Il post è firmato dalla moglie Mara e dai figli Alberto, rapper, e Armanda (la terza figlia, Alice, è morta nel 2005 all'età di trent'anni a causa di una trombosi cerebrale).

Domani, lunedì 25 luglio, alle ore 18, presso la sede del Club Tenco - Premio Tenco in piazza Cesare Battisti a Sanremo avrà luogo il funerale in forma laica. "Tutti coloro che vorranno dare l'ultimo saluto potranno farlo fino alle ore 23", ha fatto sapere la famiglia.

Nato a Genova il 4 novembre 1949, De Scalzi si avvicina giovanissimo alla musica grazie agli insegnamenti della madre pianista. A metà degli anni '60 fonda I Trolls con Pino Scarpettini, con il quale incide il singolo "Dietro la nebbia". Nel 1966 debutta come solista con lo pseudonimo Napoleone in un disco realizzato per l'etichetta discografica Arc intitolato "Vietato ai maggiori di pochi anni". Nel 1967, terminata la breve esperienza de I Trolls, costituisce i New Trolls, gettando le basi per una carriera di successo, caratterizzata sin dall'inizio dall'intento di concentrarsi su un repertorio originale. Con De Scalzi (voce e chitarra), fanno parte del complesso Nico Di Palo (chitarra), Gianni Belleno (batteria), Giorgio D'Adamo (basso) e Mauro Chiarugi (tastiera). Nello stesso anno la band apre i concerti della tournée italiana dei The Rolling Stones e suona in jam session con musicisti come Stevie Wonder.

All'interno del gruppo De Scalzi è autore di molti brani, tra cui anche le hit "Visioni" e "Una miniera". Contemporaneamente il musicista si è impegnato nel lavoro di ricerca sulla musica tradizionale genovese, scrivendo canzoni dialettali. Con la collaborazione di Fabrizio De André e del poeta Riccardo Mannerini, compone i brani del primo album dei New Trolls, il concept "Senza orario senza bandiera", di cui Mannerini è autore dei testi e il musicista arrangiatore e produttore.

Durante la loro carriera i New Trolls hanno preso parte a sette edizioni del Festival di Sanremo: nell'edizione del 1996 si sono esibiti in coppia con Umberto Bindi interpretando il brano "Letti", scritto dallo stesso Bindi con Renato Zero.

Parallelamente all'attività con i New Trolls, De Scalzi è stato protagonista anche del Suonatore Jones, un tour perlopiù incentrato sulle sue collaborazioni con De André; la relativa scaletta contiene la riproposta dell'album "Senza orario senza bandiera" più altri brani dei New Trolls e alcuni di De André, che nella sua prima tournée (1975-1976) era stato supportato da una band composta da altri componenti dei New Trolls (Ricky Belloni, Gianni Belleno, Giorgio D'Adamo e Giorgio Usai).

Nel 1973 De Scalzi ha partecipato al disco collettivo "L'Arca": le due canzoni da lui cantate sono state pubblicate poi nel singolo "Le api" a nome Vittorio dei New Trolls & The Plagues. Nel 1991, anno dello scudetto della Sampdoria, insieme al fratello Aldo, ha realizzato l'album "Sampdoria - Il grande cuore della Sud", composto da dieci brani.

Nel 2001, supportato dall'Orchestra Filarmonica di Torino diretta da Maurizio Salvi, ha realizzato l'album dal vivo "Concerto grosso Live", costituito da brani di repertorio dei New Trolls è stato distribuito in allegato al quotidiano La Stampa. Nel 2008 De Scalzi ha pubblicato il primo album in studio da solista, "Mandilli", pubblicato da Aerostella e realizzato interamente in dialetto genovese. Tre anni più tardi è stata la volta del secondo album "Gli occhi del mondo", realizzato mettendo in musica, con la collaborazione di Marco Ongaro, alcune poesie di Riccardo Mannerini. De Scalzi è inoltre membro fondatore e componente del gruppo Slow Feet Band con cui ha pubblicato l'album "Elephant Memory". Nel 2018 ha pubblicato con Di Palo l'album "Due di noi".

Nel 2021 è uscito un cofanetto celebrativo della sua carriera dal titolo "Una volta suonavo nei New Trolls", contenente "La storia dei New Trolls" e "Concerto Grosso", il dvd "Il suonatore Jones - Live" e una autobiografia curata da Massimo Cotto.

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