Nell'ultima settimana record fra i bimbi piccoli, Marche, Campania, Emilia Romagna, Provincia autonoma di Trento e Piemonte sono le regioni più colpite. Dal 26 gennaio al 1 febbraio, il livello di incidenza è quindi sceso a 10,35 casi per mille assistiti, con circa 629 mila italiani colpiti. Durante la quinta settimana del nuovo anno, l'incidenza dell'infezione è stata massima tra i bimbi da zero a 4 anni, con 26,87 casi per mille assistiti
L'influenza stagionale ha raggiunto e superato il suo picco. Il tetto massimo di casi (10,67 per mille assistiti) è stato raggiunto nella quarta settimana del 2015, annunciano oggi i medici sentinella della rete Influnet. Nell'ultima settimana monitorata, dal 26 gennaio al 1 febbraio, il livello di incidenza è quindi sceso a 10,35 casi per mille assistiti, con circa 629 mila italiani colpiti (erano stati circa 641 mila nella settimana del picco) e un totale di 3.243.000 messi a letto dai virus dall'inizio della sorveglianza.
"Il livello di incidenza finora raggiunto è alto - si legge nel bollettino - e la curva epidemica è sovrapponibile a quella osservata nella stagione post-pandemica 2010-2011". Durante la quinta settimana del nuovo anno, l'incidenza dell'infezione è stata massima tra i bimbi da zero a 4 anni, con 26,87 casi per mille assistiti (contro i 28,87 casi/mille nella settimana del picco). Seguono la fascia 5-14 anni con 20,25 casi per mille (20,63/mille al picco), i 15-64enni con 8,89/mille (9,29 al picco), e gli over 64 con 3,79 casi ogni mille assistiti (3,81).
In molte regioni - riporta ancora il bollettino - il livello di incidenza è molto alto. Marche, Campania, Emilia Romagna, Provincia autonoma di Trento e Piemonte sono le regioni più colpite.