"Serve una infrastruttura che metta in collegamento in maniera interdisciplinare la comunità scientifica. Vogliamo portare in Italia 1.600 ricercatori dall'estero per il progetto Human Technopole" nell'area dell'Expo a Milano. Ad annunciarlo il ministro dell'Istruzione, università e ricerca Stefania Giannini, intervenendo agli Stati generali della ricerca sanitaria, in corso a Roma.
"Ci saranno delle call per figure di altissimo profilo scientifico da impiegare nei sette dipartimenti previsti", ha aggiunto.
"Il trattamento giuridico dei ricercatori come fossero dipendenti pubblici qualsiasi non funziona, perché ci vuole un sistema semplice e trasparente di arruolamento senza legami con la burocrazia. Quest'aspetto lo affronteremo con una delega specifica del decreto Madia - spiega la Giannini - che renderà la figura del ricercatore finalmente libera di giocare con le stesse regole di altri Paesi. Questo faciliterà il sistema ad aprirsi". Il Piano nazionale per la ricerca "assegnerà due miliardi e mezzo di euro con priorità a quattro settori (agrifood, spazio, industria 4.0 e sanità), fondi non a pioggia. Sono stanziati anche, per la valorizzazione del capitale umano, 500 milioni di euro. Per i vincitori dei grant europei (già per lo più italiani) si avrà la possibilità di chiamata diretta e di portare il proprio team nella sede scelta, dando a nostra volta un ulteriore grant fino a 700 mila euro a team. Serve inoltre una internazionalizzazione del sistema e andranno infine superati ostacoli alla produzione di brevetti".