Il direttore del Centro regionale trapianti Lombardia, a margine della conferenza stampa ‘La donazione una ricchezza da non sprecare. L’infezione da citomegalovirus (cmv), una minaccia nel post trapianto’.
"Il nuovo approccio alla gestione dei trapianti in Lombardia è stato concepito qualche anno fa ma, a causa della pandemia, non è stato possibile metterlo subito in atto. Oggi però possiamo dire che il miglioramento è tangibile: nel mese di febbraio di quest'anno abbiamo infatti superato la media nazionale”. Lo ha detto Giuseppe Piccolo, direttore del Centro regionale trapianti Lombardia, a margine della conferenza stampa organizzata da Edra, con il contributo non condizionante di Takeda, intitolata ‘La donazione una ricchezza da non sprecare. L’infezione da citomegalovirus (cmv), una minaccia nel post trapianto’.
"A marzo 2022 c’è stata una forte volontà da parte dell'assessorato di riconoscere che la donazione degli organi e dei tessuti deve allignare negli ospedali come uno dei percorsi di cura - ha aggiunto Piccolo - che necessita di organizzazione e che deve avere al centro i coordinamenti ospedalieri della donazione, che presidiano i reparti. Questo percorso prevede investimenti nella formazione, nel coinvolgimento dei sanitari, nella motivazione, nella cura della squadra. Infine - ha concluso il direttore del Centro regionale trapianti Lombardia - i coordinamenti ospedalieri della donazione possono far crescere, attraverso l'informazione, la cultura della donazione”.