Le autorità sanitarie della provincia orientale cinese di Shandong hanno reso pubblico un elenco di vaccini venduti illegalmente in 18 province del Paese a partire dal 2011. Si tratta di 12 vaccini, 2 immunoglobuline e un prodotto terapeutico, presumibilmente venduti da due donne, madre e figlia - riporta l'agenzia Xinhua - arrestate in Shandong.
Gli enti regolatori e la polizia cinese stanno cercando di rintracciare i vaccini alterati, che valgono più di 570 milioni di yuan (88 milioni di dollari), e hanno dato alle aziende farmaceutiche e ai distributori coinvolti la scadenza del 25 marzo per presentare informazioni sui prodotti. Anche se provenienti da produttori qualificati, infatti, i vaccini non sono stati trasportati in condizioni adeguate e quindi la loro qualità non può essere garantita. Per questo potrebbero avere effetti collaterali e anche causare disabilità e morte. Sul caso indaga ora la Procura della provincia.