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Covid, Clerici (UniMi): "Ancora tanti casi e morti, monoclonali arma da utilizzare"

Il direttore dipartimento Fisiopatologia Medico-chirurgica e trapianti dell’Università degli studi di Milano: "Sotrovimab unico che neutralizza Omicron', 'fragili guariscono prima e hanno tasso di mortalità più basso"

Covid, Clerici (UniMi):
15 giugno 2023 | 17.38
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"C'è la convinzione, non del tutto corretta, che l’emergenza Covid sia finita", ma in questa fase "una delle armi che possiamo utilizzare sono gli anticorpi monoclonali. Tra questi, uno è fondamentale, il sotrovimab, l'unico monoclonale che mantiene la capacità di neutralizzare Omicron, l’ultima variante del virus: tutti gli altri non lo riconoscono”. Lo ha detto Mario Clerici, direttore dipartimento Fisiopatologia Medico-chirurgica e trapianti dell’Università degli studi di Milano, a margine del simposio ‘I mab hanno ancora un ruolo nel trattamento precoce dei pazienti con Covid-19?’, all’interno del congresso ‘Icar-Italian conference on Aids and antiviral research’, in corso a Bari. "E' finita la fase pandemica, ma il mese scorso - rimarca Clerici - ci sono stati ancora 1.200.000 nuovi casi con 10mila morti, quindi non è un problema del passato".

Sul meccanismo d'azione e l'efficacia del sotrovimab, Clerici ricorda: "attiva le cellule del sistema immunitario che uccidono direttamente le cellule infette dal virus e attiva il complemento, che è un altro meccanismo immunitario che permette l’uccisione delle cellule infettate dal virus: è quindi un’arma molto potente, in grado veramente di fare la differenza. Noi vediamo che i pazienti fragili trattati con sotrovimab statisticamente vanno molto meglio: guariscono prima, sono dimessi prima hanno un tasso di mortalità molto più basso", conclude.

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