"Con l'ordinanza il Veneto diventa zona gialla plus". Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, dopo la firma d'intesa con il ministro della Salute Roberto Speranza dell'ordinanza che entrerà in vigore alla mezzanotte di oggi e sarà valida fino al 3 dicembre prossimo. "No alle passeggiate in centro, negozi chiusi la domenica, e per gli over 65 corsia preferenziale dalle 8 alle 10 per gli acquisti nei supermercati", dice Zaia illustrando il provvedimento per arginare la diffusione del contagio da coronavirus. Questi i pilastri delle nuove misure.
"L'ordinanza è stata concordata con i colleghi dell'Emilia Romagna e del Friuli Venezia Giulia e con l'intesa con il ministro della Salute, ne parleremo con il presidente del Consiglio perché consideri che in autonomia noi ci siamo mossi tutti tre i presidenti di regione, e ci sia la possibilità anche di avere misure economiche per chi avrà conseguenze da queste misure di restrizione", ha confermato Zaia oggi nel corso del punto stampa.
"Nei giorni festivi in Veneto saranno chiusi tutti i negozi salvo farmacie, parafarmacie, supermercati, tabacchi ed edicole. Grandi e medie strutture di vendita saranno chiuse al pubblico nei giorni prefestivi e festivi", ha spiegato ancora, aggiungendo: "Sabato quindi, saranno chiusi i grossi centri commerciali e gli outlet e la domenica saranno chiusi tutti i negozi eccetto i servizi essenziali". "L'ordinanza prevede inoltre che bar e ristoranti restano aperti normalmente, ma dalle 15 alle 18 è possibile somministrare bevande e alimenti solo ai clienti seduti, internamente ed eternamente al locale. E' vietato inoltre consumare il cibo all'aperto", ha detto.
E ancora: "Prime due ore di apertura dei negozi con accesso garantito a chi ha più di 65 anni. Lasciamo spazio in quelle ore, a chi è in una fascia di età a rischio"ha continuato il governatore. "Questa disposizione è un 'consiglio' ai supermercati affinché si adoperino a garantire l'accesso nelle prime due a questa fascia di popolazione più a rischio". Tra le altre disposizioni vi è anche l'accesso ai negozi a una sola persona per nucleo famigliare, salvo i minori al di sotto dei 14 anni e le persone in difficoltà. Mentre, i mercati all'aperto sono consentiti solo se i sindaci adottano un piano specifico di sicurezza: con la perimetrazione, un varco di accesso, uno di uscita e la sorveglianza.
Stop alle passeggiate in centro, e soprattutto allo 'struscio' in città ma anche nelle spiagge. Non sarà infatti permesso passeggiare nelle strade e nelle piazze dei centri storici delle città, e nelle aree affollate come le spiagge. Per i trasgressori sono previste sanzioni: le multe sono quelle stabilite a livello nazionale che vanno da 400 a 1.000 euro. E' invece consentita l'attività sportiva, quella motoria e la passeggiate nei parchi pubblici, in campagna, purché nel rispetto della distanza di 2 metri per lo sport e di un metro per gli altri spostamenti all'aperto. "Questa ordinanza serve per evitare gli assembramenti, niente più 'vasche' in centro, niente più struscio e non si affollano le spiagge", ha spiegato Zaia. Atleti professionisti e accompagnatori di squadre sportive accedono all'impianto sportivo solo con un test, con esito negativo, eseguito nelle 72 ore precedenti la gara.
Da domani sono inoltre sospese nelle scuole primarie e secondarie del secondo ciclo le lezioni di educazione fisica, canto e strumenti a fiato. Sempre obbligatorio l'uso della mascherina fuori dalla propria casa, eccetto che per gli sportivi, i bambini al di sotto dei 6 anni, e le persone con patologie. "Se ci sono persone non conviventi in casa, va portata la mascherina - ha spiegato Zaia - inoltre se si abbassa la mascherina per consumare cibo o bevande deve essere osservata la distanza minima di un metro. La mascherina è obbligatoria sui mezzi pubblici, e sulla propria auto se vi sono passeggeri non conviventi".
"L'ordinanza chiede dei sacrifici ai cittadini, ma solo così possiamo evitare la zona rossa domani", ha sottolineato. "In un mondo dove tutti rispettano le regole non servirebbe nulla". "Questa ordinanza cerca di intercettare gli irriducibili, ed è un fallimento, visto che la stragrande maggioranza dei veneti si comporta bene, ma ho dovuto stabilire delle regole perché il buonsenso, ogni tanto, non c'è per tutti".
E Zaia ha poi tenuto a sottolineare: "Abbiamo 54mila dipendenti della sanità che ogni giorno lavorano 'distruggendosi' per curare i pazienti: medici, infermieri, Oss, amministrativi, tutta la squadra degli ospedali. I cittadini dicono che 'medici e infermieri sono eroi', hanno ragione, ma bisogna comportarsi di conseguenza: non andare a fare gli assembramenti il fine settimana e portare sempre la mascherina".
Per il governatore, insomma, "l'ordinanza definisce un passaggio del Veneto ad una fascia gialla 'plus'". Per il resto, Zaia ha assicurato: "Domani il governo valuterà i nuovi dati, ma ad oggi non ho alcuna notizia di un passaggio di fascia della regione, per quello che riguarda i nostri dati". E ancora, secondo Zaia "questa nuova ordinanza è di fascia gialla con ulteriori piccole restrizioni". "Certo - ha ammonito - se ci fosse un passaggio di fascia si va alla chiusura dei confini comunali, e il problema degli assembramenti non ci sarebbe più, e anche l'ordinanza verrebbe superata dalla fascia più alta di rischio".