''I Conservatori dell'Ecr Party credono fortemente nelle preziose energie che rafforzano lo spirito comunitario del nostro popolo e di tutti i popoli europei. E, soprattutto, crediamo nel principio di sussidiarietà a tutti i livelli, sia nella dimensione verticale che in quella orizzontale... In tutte le occasioni ufficiali spesso vengono tributati grandi riconoscimenti al Terzo settore, discorsi spesso retorici, ma quando poi si passa dalle parole ai fatti, si scopre che ben poco sta avvenendo per aiutare l'opera preziosa e insostituibile lavoro del volontariato e dell'associazionismo''. Lo ha detto la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni in un video messaggio inviato al Congresso dal titolo 'Terzo Settore in Europa, esperienze e prospettive', promosso dall'Ecr party e dall'Asi, in corso a Roma.
"La riforma del Terzo settore, se da una parte ha avuto il merito di raccogliere in un unico testo tutte le leggi che governavano in modo scoordinato i vari segmenti del settore, dall'altra parte, ha messo molte realtà, soprattutto le più piccole, nelle condizioni di trovarsi difronte ad aggravi procedurali e operativi che rischiano di minare l'obiettivo finale della riforma stessa. Ancora più fumosa è la situazione a livello europeo, dove manca un inquadramento normativo a cui le legislazioni dei singoli Stati possono fare riferimento. Soprattutto manca una visione strategica per il coinvolgimento del Terzo Settore. E questo è vero anche per il Next Generation Eu nel quale non è ben definito se e quanto l'associazionismo possa svolgere un ruolo per elaborare progetti e calarli sul territorio".
''In realtà, abbiamo visto proprio in questi anni -ha sottolineato- che il terzo settore non rappresenta solo un incentivo alla solidarietà sociale, ma può essere anche un importante motore di sviluppo per lo sviluppo dell'economia delle Nazioni europee. E allora il nostro impegno di Conservatori è quello di spingere l'Ue ad elaborare dei riferimenti precisi dal punto di vista normativo per promuovere il terzo settore, inserendolo obbligatoriamente nella progettualità dei fondi strutturali e nel Next Generation Eu. Nello stesso tempo, però -ha avvertito la presidente di Fdi- L'Italia, che può essere il laboratorio di questo coinvolgimento economico e sociale, deve saper dare l'esempio, eliminando ogni appesantimento burocratico e offrendo le migliori pratiche per riuscire realmente a dare uno spazio al Terzo settore senza privarlo della sua autenticità e spontaneità''.