Insulti, intimidazioni e minacce di morte, come quella di essere bruciata vita. L'onorevole Anna Ascani, deputata umbra del Pd, negli ultimi giorni è stata vittima di una violenta campagna d'odio sui social dopo aver denunciato una fake news sui fatti di Genova. A raccontare quanto accaduto in un'intervista a 'La Nazione' è la stessa deputata dem. "Durante le drammatiche ore della tragedia di Genova diversi profili facevano girare in rete lo screenshot di un sedicente esponente del Pd, con tanto di simbolo come foto profilo - spiega Ascani - che si diceva dispiaciuto che sotto le macerie non fossero finiti anche Di Maio e Salvini. Era una bufala. ".
"Sono bastate poche ore per verificare che quel Tommaso Ciarponi, se esiste, non è affatto un militante del mio partito - prosegue la deputata dem - e tutta questa storia era stata montata ad arte per infangarci. Ne ho chiesto conto a Cesare Sacchetti, uno dei primi a rilanciare questa fake, lo stesso che aveva postato qualche tempo fa un video dove si mostravano migranti cannibali, salvo poi dover ammettere che si trattava di un film. Dopo di lui mi hanno risposto Casa Pound Italia e Francesca Totolo, altro personaggio assurto alle cronache per la bufala della migrante con lo smalto salvata dal naufragio. E, insieme a loro, una marea di account apertamente inneggianti a fascismo e violenza. Tra cui quello che mi augura la morte e istiga ad uccidermi bruciandomi viva".
La deputata spiega di aver inviato il materiale alle forze dell'ordine e che una volta rientrata dalle vacanze presenterà di persona una querela formale. Ascani definisce quanto accaduto "una forma di violenza che viene riversata su chiunque abbia opinioni politiche differenti. Qualcosa di grave che va combattuto seriamente, anche sul web".