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La precisazione relativa all'udienza preliminare. Il legali di parte civile al processo: "La nota non è esatta"
"Relativamente al giudizio a carico di Claudio Campiti per l'omicidio di Fabiana De Angelis, Nicoletta Golisano, Elisabetta Silenzi e Sabina Sperandio, l'Avvocato dello Stato non ha mai chiesto nell'udienza preliminare che non si procedesse a carico dell'imputato". Lo precisa Palazzo Chigi, tornando sulla strage che è costata la vita, tra gli altri, a un'amica della presidente del Consiglio.
"La richiesta di estromissione come responsabili civili del ministero dell’Interno e del ministero della Difesa - precisa ancora Palazzo Chigi - non è stata accolta da parte del giudice, che quindi nel corso del giudizio accerterà pienamente i profili di responsabilità".
“Prendiamo atto che Palazzo Chigi ritiene di prendere posizione sul processo Fidene e sappiamo quanto la premier abbia a cuore la vicenda, conoscendo personalmente una delle vittime" dicono gli avvocati Massimiliano Gabrielli e Francesco Innocenti, legali di parte civile nel processo per la strage di Fidene. "Tuttavia la nota diramata non è esatta: l'Avvocato dello Stato in aula ha affermato che i Ministeri non erano stati chiamati nel processo penale per rispondere dei risarcimenti a causa delle omissioni nel sistema dei controlli, ma per fatto altrui ossia dell'imputato, e quindi ha concluso chiedendo il non luogo a procedere per Campiti”. “Una scelta difensiva paradossale e certamente provocatoria, ma moralmente inaccettabile proprio perché proveniva da un apparato dello Stato - sottolineano i due legali di parte civile - mentre altra parte, il pm, chiedeva di rinviare a giudizio il killer pluriomicida e reo confesso, tanto che neppure il difensore di quest'ultimo ha formulato una tale richiesta”.