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Riforme e telefonata fake, cosa ha detto Meloni in conferenza

Sul premierato in Italia: "E' la madre di tutte le riforme". E sulla telefonata fake: "Governo coerente, consigliere Talò si è dimesso"

Giorgia Meloni - (Afp)
Giorgia Meloni - (Afp)
03 novembre 2023 | 17.33
LETTURA: 5 minuti

Dal premierato in Italia alla telefonata fake con il duo comico russo passando per la guerra Israele-Hamas e il fisco. Sono stati diversi i temi toccati venerdì 3 novembre dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa.

"Premierato è la madre di tutte le riforme"

Si parte dal via libera alle riforme da parte del governo, con il premierato sotto i riflettori. "Sono molto fiera di questa riforma, confido in un consenso ampio in Parlamento, altrimenti chiederemo agli italiani" andando avanti "con il referendum. Noi abbiamo fatto quel che dovevamo fare, mettiamo gli italiani davanti a una grande rivoluzione" che "ci porta nella Terza Repubblica", ha detto la premier, spiegando che per lei si tratta della "madre di tutte le riforme che si possono fare in Italia".

Cosa cambia con il premierato? "La riforma che introduce l'elezione diretta del premier, garantisce due grandi obiettivi: il diritto dei cittadini a decidere da chi farsi governare, mettendo fine al gioco dei ribaltoni, ai giochi di palazzo o ai governi arcobaleno e tecnici, governi passati sulla testa dei cittadini per decidere cose che i cittadini non avevano chiesto".

La riforma poi "consente che chi governa possa governare con un'orizzonte di legislatura, dunque abbia 5 anni per realizzare un progetto e dare stabilità, una condizione sostanziale per garantire strategia e guadagnare credibilità" anche a livello "internazionale". "Non a sta me ricordare - aggiunge - che in 75 anni di storia repubblicana abbiamo avuto 78 governi, con una vita media di un anno e mezzo".

Nella riforma costituzionale "viene prevista una norma antiribaltone", per cui il presidente del Consiglio eletto "può essere sostituito da un parlamentare della maggioranza solo per realizzare le dichiarazioni programmatiche del presidente del Consiglio eletto. Può accadere una sola volta: fine dei Governi tecnici, dei ribaltoni, delle maggioranze arcobaleno". La riforma prevede poi "l'abolizione dei senatori a vita" ad eccezione degli ex Presidenti della Repubblica e di quelli in carica. Una decisione, ha spiegato la premier, in linea con la riduzione del numero dei parlamentari.

Meloni ha poi assicurato che "il ruolo del Presidente della Repubblica viene considerato di assoluta garanzia, abbiamo deciso di non toccare le competenze del Presidente della Repubblica, salvo l'incarico del presidente del Consiglio che viene scelto dai cittadini".

Meloni sulla telefonata fake: "Governo coerente, consigliere Talò si è dimesso"

L'altro argomento in primo piano da un paio di giorni è la telefonata fake tra la presidente del Consiglio e il duo comico russo. Nella conversazione, avvenuta il 18 settembre e documentata da un audio di circa 13 minuti, "ho ribadito le posizione che sostengo anche pubblicamente" sulla guerra tra Ucraina e Russia e "viene ribadita e confermata la coerenza del governo nelle decisioni di politica estera", ha detto Meloni.

Il caso è al centro del dibattito politico anche per i punti interrogativi relativi alle misure di sicurezza che vengono adottate nei confronti di tentativi di 'infiltrazione' dall'esterno. "Sul finale ho avuto un dubbio, soprattutto quando è venuto fuori il nazionalismo ucraino che è un tipico tema della propaganda russa - ha detto ancora la premier - Ho avuto un dubbio e ho segnalato la cosa all'ufficio diplomatico, lì credo ci sia stata una superficialità nel procedere ed è questo il motivo per cui stamattina il consigliere Talò ha rassegnato le dimissioni".

"Lo voglio ringraziare, il suo è un gesto di grande responsabilità", fatto nella "consapevolezza" della "superficialità" con cui è stata gestita la vicenda, "ma che racconta una persona a servizio delle istituzioni da qualche decennio, è stato anche al mio servizio e io credo che abbiamo gestito almeno altre 80" telefonate con leader esteri.

"Io credo di essere il premier che ha incontrato come nessun un altro" altri capi di governo "e mi spiace che in questo inciampo si possa mettere in discussione il lavoro fatto: ma, vedete, più fai e più rischi. Siamo tutti dispiaciuti, Talò se ne è assunto la responsabilità. Ringrazio lui e l'ufficio diplomatico. Dopodiché, nello specifico, se una telefonata viene passata da Palazzo Chigi è data per buona...".

"Credo che questo sia stato l'errore principale fatto dall'ufficio diplomatico", ha aggiunto soffermandosi sull'iter. "Io ho segnalato che qualcosa non funzionava e loro non hanno fatto delle verifiche fatte bene. E' la cosa che considero più superficiale, questo non mi ha consentito di operare. Quindi a me non è tornato nessun alert per cui ho dato per scontato che le cose fossero corrette", ha detto ancora Meloni rispondendo a chi gli chiedeva come mai non fossero stati avvertiti i servizi, se, come ha sostenuto, la telefonata dei comici russi le fosse sembrata strana sin dall'inizio.

In molti ritengono che i due comici, in realtà, vadano considerati alla stregua di strumenti di Mosca in una sorta di guerra ibrida: "Se siamo stati oggetto di questo tentativo di disinformazione è anche per le posizioni che abbiamo a livello internazionale - ha quindi affermato Meloni - Mi dispiace che anche in questo caso ho visto che da parte di alcuni si è disposti a dare megafono alla propaganda russa per attaccare il Governo Meloni, anche quando non si fa un favore all'Italia".

"Fisco sarà più collaborativo con contribuente"

Capitolo tasse: arriva il concordato preventivo biennale per "un fisco più collaborativo con il contribuente intervenendo anche dal lato della riduzione delle sanzioni, senza abbassare la guardia sulla lotta all'evasione fiscale", ha detto inoltre Meloni aggiungendo: "Introduciamo il concordato preventivo biennale per i contribuenti di minori dimensioni. Uno strumento che aumenta la collaborazione con il fisco" ed è una dimostrazione di "fiducia dello Stato verso i contribuenti perchè con l'adesione al concordato il contribuente viene liberato dagli accertamenti per i successivi due anni". Così la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa dopo il Cdm.

"Quanto accade a Gaza è anche figlio invasione russa in Ucraina"

"Sulla crisi in Medio Oriente, è una questione che io ho posto a vari livelli, penso che quello che sta accadendo nel mondo sia anche figlio dell'invasione russa all'Ucraina. Qualcuno aveva detto che se saltano le regole del diritto internazionale, avremmo visto molti focolai sorgere, avremmo avuto un mondo nel caos, che difendere l'Ucraina è anche un modo per difenderci e, infatti, l'abbiamo visto. Noi vediamo ogni giorno moltiplicarsi focolai di crisi e credo che sia tutto figlio dell'invasione in Ucraina. Questo è a maggior ragione un motivo per non abbassare la guardia, non possiamo permettercelo"

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