Il leader di Azione dopo l'articolo di Fanpage: "Richetti non è accusato perché nessuno lo ha mai denunciato". Poi sbotta: "Neppure nella Romania di Ceausescu a dieci giorni dal voto si operava cosi"
Il leader di Azione, Carlo Calenda, torna a difendere su Twitter il senatore Matteo Richetti, protagonista ieri di un articolo di Fanpage nel quale una donna - in forma anonima e senza rivelarne l'identità - lo accusa di molestie. Dopo le parole dello stesso senatore, Calenda oggi sottolinea sul social: "1) Richetti non è accusato perché nessuno lo ha mai denunciato. 2) viceversa la persona in questione è stata denunciata un anno fa per stalking e minacce anche alla famiglia di Matteo. 3) la persona in questione ha fatto cose analoghe in passato e già artefatto messaggi e mail. Ora, questa è l’ultima risposta che daremo sull’argomento. La magistratura sta lavorando così come la polizia postale. In nessun paese al mondo si raccolgono denunce anonime e si ignorano atti legali formali. Però questa è l’Italia. E a questa roba siamo avvezzi. Amen", le parole del numero uno di Azione. Poi, commentando un articolo del Corriere della Sera dal titolo 'Richetti, l'ombra delle molestie. Una donna lo accusa', Calenda sbotta: "Una donna. Senza nome? Senza denuncia? Ma vi rendete conto che neppure nella Romania di Ceausescu a dieci giorni dal voto si operava cosi?".
Già ieri il leader di Azione era intervenuto sull'argomento: "Una persona denunciata alla magistratura e alla polizia postale da undici mesi per stalking e minacce - scriveva su Twitter - , rilascia interviste anonime che vengono raccolte e pubblicate da un sito, che non ha il coraggio di usare il nome di #richetti ma pubblica una mezza foto per farlo riconoscere. l tutto avviene a dieci giorni dal voto. Con una stampa così ci meritiamo una politica molto peggio di così".