"Le forme legittime di dissenso non possono mai sopraffare il dovere civico di proteggere i più deboli: dobbiamo sconfiggere il virus, non attaccare gli strumenti che lo combattono"
"Non possiamo vanificare la grande opportunità che si presenta avanti a noi. È la nostra priorità. Ad essa vanno subordinati interessi parziali. Il Pnrr è occasione significativa per riprogettare il Paese, per il cambiamento, per ridurre ed eliminare i divari tra realtà urbane e zone rurali, per mettere in valore risorse come quelle montane, da tempo esposte al declino". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Parma all'apertura dell'Assemblea dell'Anci.
"È una sfida difficile - ha proseguito il capo dello Stato - che ci costringe a ripensare modelli di vita, distribuzione e accesso ai servizi, dopo decenni in cui la spinta al risparmio di risorse pubbliche ha inciso profondamente e non sempre raggiungendo gli obiettivi".
"Le ridotte opportunità nelle aree interne configurano un indebolimento dei diritti di cittadinanza. Anche per questo la mobilità in chiave sostenibile e non limitata alla connessione tra le sole aree metropolitane, la riqualificazione delle periferie, l’ottimizzazione del ciclo dei rifiuti, la diffusione delle reti ultra-veloci nelle aree interne come nei centri urbani, i processi di digitalizzazione, la transizione energetica fino a pervenire al livello zero di emissioni, sono temi - ha affermato ancora Mattarella - che compongono il quadro di un impegno storico a cui siamo chiamati come comunità nazionale".
"Non possiamo rimuovere le cautele, perché abbiamo oggi davanti a noi opportunità inedite e potenzialità, che hanno acquisito caratteri di concretezza grazie anche a scelte europee di alto valore politico - ha detto il presidente della Repubblica - Dobbiamo essere in grado di trasformare le opportunità in realizzazioni capaci di migliorare il nostro modello sociale, di accelerare nelle transizioni ecologica e digitale, di offrire alle giovani generazioni una società non compromessa da ipoteche insostenibili. Dopo essere stati tra gli artefici della resilienza, ora i Comuni sono chiamati ad assumere responsabilità non meno importanti nel Piano nazionale di ripresa".
"Quote consistenti dei progetti inseriti nel Pnrr - ha evidenziato il capo dello Stato - sono assegnati a Comuni e Città metropolitane. Si tratta di progetti di grande rilievo da cui possono dipendere un miglioramento della qualità del vivere, una spinta alla modernizzazione del Paese, una crescita sia nella capacità di competere sia nell’esercizio dei diritti".
"Quando si affrontano temi come la sostenibilità sociale e ambientale, lo sviluppo digitale, i piani urbani, le misure per le aree interne, le implementazioni delle infrastrutture materiali e immateriali, i Comuni - ha ribadito Mattarella - devono essere anche essi protagonisti di un percorso in cui si legano innovazione ed equità".
NUOVI CONTAGI - "Abbiamo dato dimostrazione di saggezza e volontà di ripresa. È stato fatto un grande lavoro. Occorre adesso prevenire e contrastare le ulteriori, pericolose insidie, che provengono dai nuovi contagi. Il tempo della responsabilità non è ancora concluso" ha detto il presidente della Repubblica.
"Soprattutto grazie ai vaccini - e grazie al senso di responsabilità e al rispetto degli altri e delle regole manifestati dalla quasi totalità dei nostri concittadini - siamo riusciti a superare il tornante più impervio, abbiamo riconquistato importanti spazi di normalità, di libertà, e siamo incamminati - ha ricordato il capo dello Stato - su un percorso nuovo dove si può tornare a progettare, a costruire, a operare per un futuro migliore anche rispetto a quello che si presentava prima della comparsa della pandemia, come dimostra l’andamento della nostra economia".
"La dedizione quotidiana dei sindaci è stata decisiva per far fronte sul campo, unitamente all’impegno degli operatori sanitari, alla crisi che il nostro Paese ha dovuto affrontare con la pandemia. Una prova difficile, in tanti momenti drammatica, che ha evidenziato la capacità di coesione della nostra società. Desidero, in questa sede, esprimere un ricordo e rivolgere un pensiero di riconoscenza agli amministratori locali che hanno perduto la vita a fianco dei loro concittadini a causa del virus" ha affermato il presidente della Repubblica.
"Le istituzioni comunali - ha ricordato il capo dello Stato - hanno dato risposte a persone e imprese, a famiglie e ad attività economiche in affanno, e adesso le stanno accompagnando nella ripartenza, avendo presenti squilibri antichi che si sono aggravati e nuove linee di frattura che sono comparse".
"I Comuni hanno contribuito a una risposta complessiva del Paese, una risposta che è divenuta nei mesi sempre più convergente. Non era scontato. Di questa leale collaborazione è giusto dare atto ai sindaci, all’Anci. La solidarietà si è dimostrata, oltre che un valore civile di primaria grandezza, una forza essenziale per progredire".
GREEN PASS - "In queste ultime settimane manifestazioni non sempre autorizzate hanno tentato di far passare come libera manifestazione del pensiero l’attacco recato, in alcune delle nostre città, al libero svolgersi delle attività. Accanto alle criticità per l’ordine pubblico, sovente con l’ostentata rinuncia a dispositivi di protezione personale e alle norme di cautela anticovid, hanno provocato un pericoloso incremento del contagio" ha detto Mattarella.
"I sindaci, indipendentemente dalle loro appartenenze, si sono trovati ancora una volta in prima fila - ha ricordato il capo dello Stato - e hanno saputo schierarsi in difesa della sicurezza e della salute dei propri concittadini. Le forme legittime di dissenso non possono mai sopraffare il dovere civico di proteggere i più deboli: dobbiamo sconfiggere il virus, non attaccare gli strumenti che lo combattono".
"E in ogni caso - ha sottolineato - atti di vandalismo e di violenza sono gravi e inammissibili e suscitano qualche preoccupazione, sembrando, talvolta, raffigurarsi come tasselli, più o meno consapevoli, di una intenzione che pone in discussione le basi stesse della nostra convivenza".
"DEMOCRAZIA BASE DELLA REPUBBLICA" - "Non ci si deve disorientare di fronte alle difficoltà. Non ci si deve rassegnare a quella che può apparire indifferenza verso la cosa pubblica. Occorre recuperare il consapevole coinvolgimento dei cittadini. E vorrei suggerire cautela nel ricorrere a misure che sembra possano ovviare a difficoltà momentanee e che, tuttavia, inciderebbero sui modelli di partecipazione democratica, accettandone la riduzione di livello. La democrazia è la base della vita della Repubblica: se si indebolisce nella vita dei Comuni – come di ogni livello istituzionale – ne risente l’intera società. I Comuni sono sempre stati ambiti decisivi della vita democratica del nostro Paese e luoghi della sua crescita" ha sottolineato Mattarella.
"Il ruolo delicato e centrale di sindaci e amministratori di ogni Regione attira purtroppo, talvolta, minacce che, con preoccupante frequenza, provengono da ambienti malavitosi e da violenti - ha detto il presidente della Repubblica - Queste minacce a chi con impegno serve la propria comunità costituiscono un’aggressione alla nostra democrazia e vanno severamente contrastate".