
Il sovrano: "Onore invito a parlare, spero di non rovinare la lingua di Dante". Quindi in Vaticano per l'incontro con il Pontefice e poi al Pranzo di Stato con brindisi "all'amicizia eterna" tra le due Nazioni
Prima il discorso in italiano a Montecitorio tra gli applausi e l'approvazione dell'Aula, andata quasi 'sold out'. Poi l'incontro a sorpresa in Vaticano con Papa Francesco, dopo che il Pontefice aveva dovuto rinviare a causa dei problemi di salute. La terza giornata di visita in Italia di Re Carlo e della Regina Camilla inizia con la colazione in compagnia della premier Giorgia Meloni, passa per la Camera dei deputati e San Pietro e termina al Quirinale per il Pranzo di Stato offerto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Poco prima l'intervento in italiano di re Carlo davanti alle Camere riunite a Montecitorio. "Le nostre storie sono intrecciate", ha detto ringraziando in italiano il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per l'invito nel Bel Paese. Sua Maestà ha poi scherzato: "Spero di non rovinare la lingua di Dante così tanto da non essere più invitato in Italia".
"È un grande onore essere invitato a parlare davanti a voi, è la prima volta che un sovrano britannico si rivolge all'intero Parlamento italiano, questa fondamentale istituzione democratica", ha sottolineato aggiungendo: "Oggi sono qui con uno scopo preciso: ribadire la profonda amicizia tra il Regno Unito e l'Italia e impegnarmi a fare tutto ciò che è in mio potere per rafforzare ancora di più quest'amicizia nel tempo che mi sarà concesso in qualità di re". "I nostri legami risalgono a oltre due millenni fa, a quei visitatori romani che arrivarono sulle nostre coste, spazzate dal vento. Furono i romani a dare ai britannici l'idea di mettere sulle monete la testa di un re, quindi, devo loro una particolare gratitudine", ha aggiunto.
"Da Torino a Palermo, da Verona a Napoli e da Firenze a Trieste, ho imparato ogni volta qualcosa di più su questa nazione e ogni volta è cresciuta di più la mia ammirazione, come un qualsiasi vecchio amico - ha proseguito Sua Maestà -. Sono stato con voi nei momenti più felici e in quelli più tristi della vostra vita nazionale: ad esempio, non dimenticherò mai la mia visita a Venezia con la Regina nel 2009, quando vedemmo il teatro lirico La Fenice splendidamente restaurato, o la visita ad Amatrice nel 2017 all'indomani del tragico terremoto".
"Le nostre giovani generazioni vedono ogni giorno, dai notiziari sui loro tablet e telefonini, che la pace non può mai, mai essere data per scontata", ha dichiarato ancora. "Gran Bretagna e Italia sono oggi unite nella difesa dei valori democratici che condividiamo", ha aggiunto.
"I nostri Paesi sono stati al fianco dell'Ucraina nel momento del bisogno e hanno accolto migliaia di ucraini bisognosi di rifugio - ha proseguito -. Le nostre forze armate sono fianco a fianco nella Nato. Siamo infinitamente grati del ruolo che l'Italia svolge ospitando basi chiave della Nato e guidando numerose operazioni all'estero".
Il sovrano britannico ha voluto anche ricordare quanto sia "importante per me e la Regina tornare qui per la prima visita dopo l'incoronazione, in un momento ancora più speciale per entrambi perché ricorre il nostro ventesimo anniversario di matrimonio", ha detto divenendo il terzo monarca a parlare dal podio del presidente dopo Re Juan Carlos di Spagna e Re Felipe VI di Spagna.
"L’Italia è un Paese molto caro al mio cuore e a quello della regina, come per quello di tanti britannici. Ho compiuto molte visite nel Bel Paese, è stata una delle gioie della mia vita", ha aggiunto.
Nel suo intervento davanti alle Camere riunite a Montecitorio, Re Carlo III ha ricordato le "terribili sofferenze della popolazione civile italiana" durante la Seconda guerra mondiale, "così come l'eroismo della resistenza, nell'esempio di Paola Del Din". La partigiana, "addestrata dallo Special Operation Executive, si lanciò con il paracadute per compiere la sua missione a sostegno degli Alleati 80 anni fa - ha ricordato - so che in questa giornata penseremo tutti a Paola, che ha 102 anni, celebrando il suo coraggio".
Banchi del governo quasi ‘sold out’, in aula alla Camera, per la cerimonia in onore dei reali d’Inghilterra. L’esecutivo era rappresentato, tra gli altri, dai ministri Santanché, Giuli, Nordio, Pichetto Fratin, Ciriani, Foti e da diversi sottosegretari. Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, per l’occasione, era seduto sulla poltrona al centro del banco riservato al governo, quello tradizionalmente occupato dalla presidente del Consiglio.
Dopo il passaggio a Montecitorio, i due sovrani hanno incontrato Papa Francesco privatamente in Vaticano. "Nel corso del colloquio, il Papa ha avuto modo di rivolgere un augurio alle Loro Maestà in occasione dell'anniversario del loro matrimonio e ha ricambiato a Sua Maestà l'augurio di un pronto recupero della sua salute", spiega la nota della Santa Sede.
"Re Carlo e la Regina Camilla hanno avuto questo pomeriggio un incontro privato con Sua Santità Papa Francesco in Vaticano. Le Loro Maestà sono state felici che il Papa si sia sentito in grado di ospitarli e di aver avuto l'opportunità di condividere di persona i loro migliori auguri", recita quindi Buckingham Palace in una nota.
Al termine dell'incontro, i reali sono quindi giunti al Quirinale per il Pranzo d Stato offerto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
"Sono molto lieto di poterLe accogliere in Visita di Stato, assieme alla delegazione che Le accompagna, nei saloni dove, nel 1961, una giovane regina Elisabetta presenziava a un banchetto in suo onore, in occasione di una storica visita di Stato che resta ancora nei cuori del popolo italiano. In quella occasione la regina volle sottolineare le interazioni fra le nostre civiltà, per tornare poi numerose altre volte in Italia, a testimonianza di una comune volontà di continuare a rafforzare i nostri storici legami", le parole del presidente della Repubblica.
"Oggi celebriamo secoli di storia, l’arte che ci accomuna in tutte le sue forme, la nostra amicizia e i valori su cui essa si fonda, le persone che nel passato hanno tessuto la tela che ci unisce e quanti continuano a farlo oggi. Preziose, in questo senso, sono le nostre rispettive comunità che, nel Regno Unito e in Italia, portano con sé la loro passione, creatività, conoscenza, accrescendo i nostri rapporti", ha continuato Mattarella, aggiungendo: "Desidero aggiungere anche i miei voti per l’anniversario delle nozze delle Loro Maestà: siamo lietissimi che venga trascorso a Roma".
Re Carlo ha quindi reso omaggio al presidente Sergio Mattarella durante la cena: ''So che anche lei festeggia un anniversario importante, signor presidente'', ha detto re Carlo facendo riferimento al ''ventesimo anniversario di matrimonio mio e della regina'' Camilla che ricorre oggi. ''Mi permetta, quindi, di renderle omaggio per suoi dieci anni come presidente, il più longevo d’Italia, e per la grande stima e l’affetto di cui gode'', ha detto re Carlo.
E' una ''magnifica ospitalità'' quella ricevuta al Quirinale, ha proseguito re Carlo, sottolineando che ''è davvero molto gentile da parte sua, signor presidente, organizzare questa piccola cena romantica a lume di candela per due'' e ricordando che ''è davvero speciale poter trascorrere questo momento qui in Italia, un Paese al quale io e la regina siamo profondamente affezionati''.
Durante la cena, re Carlo ha quindi proposto al presidente Mattarella ''un brindisi qui, nella Città Eterna, all'amicizia tra le nostre Nazioni e alla speranza che anche essa possa essere eterna''. Perché ''oggi i nostri legami sono più forti che mai. Così diversi sotto molti aspetti, siamo due Paesi che si amano, si ammirano e si rispettano a vicenda''.
Re Carlo ha poi detto che ''la regina ed io speriamo vivamente di tornare in questa città eternamente affascinante e in questo Paese irresistibile negli anni a venire''. Per questo, il sovrano britannico ha detto che ''è un immenso piacere essere qui per celebrare non solo i nostri legami storici, ma soprattutto i legami di oggi e quelli che stiamo forgiando per il futuro''. E ha ricordato che ''l'Italia ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore: stento a credere che questa sia la mia diciottesima visita ufficiale nel vostro meraviglioso Paese nell'arco di quarant'anni''. E ''domani non vedo l'ora di visitare per la prima volta la magnifica città di Ravenna, dove Lord Byron e altri poeti romantici trascorsero del tempo''.
Intanto ''oggi sono felice di dire che i legami tra i nostri paesi sono fiorenti in tutti i campi, dai governi ai parlamenti, dalle arti alle scienze, dall’economia allo sport'', ha proseguito re Carlo. Rivolgendosi a Mattarella ha quindi affermato che ''signor presidente, come ha giustamente detto non possiamo sfuggire al fatto che viviamo in un mondo molto precario e fragile, un mondo che sta cambiando così rapidamente intorno a noi, con un impatto così enorme sui nostri popoli''. E ''mentre affrontiamo queste sfide, lo facciamo non da soli, ma insieme: come amici, come alleati, come partner in Europa e oltre'', ha sottolineato.
Re Carlo ha aggiunto che ''stiamo proteggendo il nostro pianeta e il suo futuro per i nostri figli e nipoti, dove abbiamo così tanto da realizzare insieme, come ho visto questo pomeriggio a un'ispirante tavola rotonda sulla crescita pulita con leader aziendali britannici e italiani. Stiamo generando crescita e posti di lavoro, grazie al fiorente commercio tra noi''. E allo stesso tempo, ha proseguito, ''stiamo difendendo i nostri valori e la libertà che ci è tanto cara, dall'Ucraina al Medio Oriente.
Il sovrano ha ricordato l'impegno ''nella difesa, dove la nostra cooperazione si sta rafforzando costantemente, sia tra le nostre Forze Armate che con il nostro nuovo Programma Globale di Combattimento Aereo con il Giappone''.
Verdure provenienti dalla Tenuta presidenziale di Castelporziano per iniziare, quindi bottoni di caponata di melanzane, poi spigola in crosta di sale con contorni di carciofi fritti, fiori di zucca e patate. Questo il menù scelto per il Pranzo di Stato. Per finire torta gelato al fiordilatte e lamponi.