Dopo la presentazione da parte dei senatori del Pd del disegno di legge
Un certo stupore trapela dal Quirinale per le interpretazioni emerse dopo la presentazione da parte dei senatori del Pd Dario Parrini, presidente della commissione Affari costituzionali, e Luigi Zanda del disegno di legge costituzionale per inserire il divieto di rieleggibilità del Capo dello Stato e la conseguente abolizione del semestre bianco. Secondo alcuni commentatori, infatti, tra le intenzioni di coloro che sostengono il provvedimento vi sarebbe anche la volontà di convincere il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ad accettare una rielezione a tempo, fino all'approvazione della riforma.
La circostanza che in Parlamento ci si proponga di inserire nella Costituzione questo divieto, fanno notare le stesse fonti, non fa altro che confermare quanto più volte ribadito dal Capo dello Stato circa l'ipotesi di una sua conferma al Quirinale. Posizione espressa più volte nell'ultimo anno, anche citando i messaggi al Parlamento dei suoi predecessori, Antonio Segni e Giovanni Leone, nei quali si manifestava l'opportunità di inserire il divieto di rieleggibilità del Presidente della Repubblica con la contestuale abolizione del semestre bianco.