Per il leader della Lega "gli italiani non meritano altri giorni di confusione". E sottolinea: "Io ho la coscienza a posto"
"Riconfermiamo il Presidente Mattarella al Quirinale e Draghi al governo, subito al lavoro da oggi pomeriggio, i problemi degli italiani non aspettano". Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini, seconod il quale "gli italiani non meritano altri giorni di confusione. Io ho la coscienza a posto, ho fatto numerose proposte tutte di alto livello, tutte bocciate dalla sinistra".
"Mattarella non può essere una scelta di ripiego, arrivato al sesto giorno di no, ho troppo rispetto per lui, ma se quella è la via ci si arrivi con convinzione", aveva detto poco prima parlando in Transatlantico, convinto che "se da sinistra l'unica risposta è no, allora tanto vale dire a Mattarella, con convinzione 'ripensaci'". "Lui - spiega - ha detto tante volte 'no grazie', ma visto che altri fanno politica per bocciare le proposte che arrivano, allora forse è più serio dirgli di ripensarci".
"Mattarella non può essere un ripiego, a questo punto si va da lui e gli si dice 'c'è bisogno di te'", ribadisce Salvini uscendo dalla Camera dopo aver votato nel settimo scrutinio. "Mi sembra più serio dire che c'è una parte del Parlamento che non vuole trovare accordo, e la squadra resta così, Mattarella al Quirinale e Mario Draghi a palazzo Chigi".
Salvini, intanto, in mattinata ha avuto una lunga telefonata con Draghi.