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Pugno duro a Bruxelles, Casaleggio scioglie lo staff comunicazione del M5S guidato da Messora

A due giorni dalla kermesse #Italia5Stelle al Circo Massimo scoppia una nuova grana nel gruppo pentastellato dell'Europarlamento. Quindici persone tra giornalisti, videomaker, grafici e fotografi, assunte lo scorso luglio, dovrebbero fare le valigie e tornare a casa

Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo (foto Infophoto) - INFOPHOTO
Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo (foto Infophoto) - INFOPHOTO
08 ottobre 2014 | 14.50
LETTURA: 3 minuti

A due giorni dalla kermesse #Italia5Stelle al Circo Massimo, scoppia una nuova grana in casa M5S. Stavolta a finire nel caos è il gruppo all'Europarlamento che, a quanto apprende l'Adnkronos, avrebbe deciso di sciogliere lo staff comunicazione guidato da Claudio Messora: quindici persone in tutto -tra giornalisti, videomaker, grafici, fotografi- assunte a inizio luglio e che ora, dopo appena tre mesi, dovrebbero fare le valigie e tornare a casa. Messora, intercettato dall'Adnkronos, si trincera dietro un "no comment".

Il gruppo comunicazione, stando alle regole dei 5 Stelle, è affidato ai vertici del Movimento, dunque a Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, e pagato attraverso il fondo per i collaboratori. Gli europarlamentari M5S, inoltre, avrebbero dovuto devolvere 1.000 euro al mese per il funzionamento del gruppo. Ma qualcosa e' andato storto. Tra Messora e gli eletti non è mai corso buon sangue. A qualcuno dei 17 europarlamentari, inoltre, la regola che prevede di affidare la comunicazione a un gruppo di lavoro scelto dalla Casaleggio associati non è mai andata giù.

Da qui, il braccio di ferro sui mille euro, finito in uno scontro aperto alla Casaleggio associati tra l'eurodeputato Ignazio Corrao e lo stesso Messora, consumatosi davanti agli occhi del cofondatore del Movimento. Casaleggio, dopo varie telefonate e tentativi di mediazione, alla fine opta per la linea dura: nei giorni scorsi ha deciso di azzerare lo staff. Una scelta, di cui è al corrente anche Beppe Grillo, che non avrebbe precedenti nel Parlamento europeo, destinata dunque a fare molto rumore. Un eletto, intercettato dall'Adnkronos, assicura che i 15 non andranno tutti a casa: "Valuteremo i curricula e terremo i migliori - dice - ma bisogna tagliare i costi e allontanare le persone che non hanno lavorato bene. E prima di fare ciò, occorre sciogliere l'intero gruppo".

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