Il premier a Hiroshima per il vertice dei Sette: focus su Ucraina e sicurezza economica. Kishida prima del bilaterale: “Condoglianze per vittime Emilia-Romagna”
Il premier Giorgia Meloni a Hiroshima, in Giappone, per prendere parte al G7, al via da venerdì. Ad accogliere Meloni all'aeroporto di Hiroshima, alti rappresentanti del Governo e delle Istituzioni della Provincia e della Città, nonché l'Ambasciatore della Repubblica italiana in Giappone, Gianluigi Benedetti. Quindi il bilaterale con il primo ministro giapponese Fumio Kishida, che ha voluto esprime "le condoglianze alle vittime del maltempo in Emilia Romagna”.
"Sono molto, molto contenta di essere qui. Le mie congratulazioni per la determinazione e la serietà con cui stai gestendo il G7 in un anno sicuramente non facile e che continua a essere non facile”, ha detto Meloni nel corso dell'incontro. “E’ Fondamentale ancora di più che la nostra cooperazione sia molto stretta - prosegue Meloni - spettando all'Italia la prossima presidenza del G7. Siamo due potenze regionali che hanno ruoli di responsabilità, è fondamentale che lavoriamo assieme agli altri membri del G7 per la sicurezza e la sicurezza economica. Sono molto contenta della concretezza con cui abbiamo dato seguito all’impegno elevato a partenariato strategico con tua visita a Roma. È stato concluso l'accordo sulla cooperazione scientifica e tecnologica ed è previsto a ottobre un incontro sui temi della sicurezza e della difesa”.
Il vertice dei leader dei Sette grandi della terra -Giappone, Italia, Canada, Francia, Stati Uniti, Regno Unito, Germania- è per l’Italia una priorità politica per i temi dibattuti, status internazionale e relazioni con i partner e gli altri Stati. Dal primo gennaio 2023 il Giappone è Presidente del G7. Nel 2024 toccherà all'Italia assumerne la Presidenza.
FOCUS SU UCRAINA E SICUREZZA ECONOMICA - Il vertice di Hiroshima è il secondo incontro fra i leader G7 sotto la Presidenza giapponese. Il primo appuntamento si era svolto in modalità virtuale il 24 febbraio e si era concluso con l’approvazione di una Dichiarazione sull’Ucraina. Ed è ancora la guerra il tema centrale di questo summit. La minaccia che viene dalla Russia e dal rischio nucleare è un tema su cui il Primo Ministro giapponese Kishida terrà alta l’attenzione, a partire dalla necessità di mantenere alta la guardia contro l’uso delle armi atomiche, come quella che il 6 agosto 1945 distrusse la città nipponica che ospita il Vertice.
Ripartire da Hiroshima significa, anche simbolicamente, porre al centro dell'agenda del G7 il tema del disarmo nucleare e della non proliferazione. La guerra in Ucraina sarà uno dei principali argomenti di discussione. E’ attesa la presenza del Presidente Zelensky, sebbene al momento non sia confermato se in presenza o in videoconferenza. Il leader della resistenza Ucraina sarà reduce da un importante viaggio nelle quattro principali nazioni europee, iniziato con l'incontro a Roma con il Presidente Meloni, in occasione del quale il premier italiano ha ribadito il pieno sostegno dell'Italia al popolo ucraino. Il G7 mostrerà ancora una volta la solidarietà alla Nazione aggredita, assicurando sostegno per la ricostruzione dell'Ucraina. Si tratta di un tema che sarà al centro anche della prossima Presidenza italiana del G7 nel 2024.
Oltre all’Ucraina, i temi sul tavolo dei sette grandi saranno: prospettive dell'economia mondiale, disarmo e non proliferazione, Indopacifico, sicurezza e resilienza economica, sicurezza alimentare, salute, sviluppo sostenibile, uguaglianza di genere, clima, energia e ambiente. Le Sette economie più aperte al mondo -che rappresentano da sole il 31% del PIL mondiale- lavoreranno insieme per rafforzare la sicurezza economica e le catene di approvvigionamento, ma anche per contrastare le pratiche di coercizione economica. Fra gli obiettivi del Vertice vi è anche il rilancio dei rapporti con il cosiddetto Sud Globale (Global South, termine utilizzato per identificare i Paesi emergenti e in via di sviluppo dell'America Latina, dell'Africa e dell'Asia). Sarà questo senz’altro uno dei temi prioritari anche per la Presidenza italiana del G7 il prossimo anno.
Il G7 di Hiroshima cercherà di coinvolgere questi Stati per sostenere la loro crescita, innovazione tecnologica e transizione climatica. A tal riguardo, va considerato che alcuni di questi Paesi - pur condannando l’aggressione russa dell’Ucraina - percepiscono il conflitto in Ucraina come una guerra distante e regionale. Ritengono che essa abbia per loro un costo eccessivamente alto per via dell’aumento dei prezzi di energia, cibo e fertilizzanti. - Fondamentali saranno le discussioni con i Paesi ospiti anche in vista del vertice del G20 di Nuova Delhi a settembre. In questa prospettiva, di grande importanza è la presenza dell’India alla luce del suo approccio al conflitto in Ucraina.
I Paesi invitati a Hiroshima sono: Indonesia (presidenza di Asean, l’Associazione delle Nazioni del Sud-Est asiatico), Corea del Sud, Vietnam, India (presidenza di turno del G20), Isole Cook (presidenza di turno del Forum delle isole del Pacifico), Comore (presidenza di turno dell’Unione africana), Brasile (assumerà la prossima presidenza del G20), Australia e appunto Ucraina.
La presenza di queste Nazioni testimonia la volontà del G7 di interloquire sia con i Paesi emergenti sia con gli attori regionali. Le organizzazioni internazionali invitate sono: ONU, OCSE, FMI, Banca Mondiale, IEA ( International Energy Agency), OMS e OMC. Prima dell’avvio ufficiale del summit è previsto un bilaterale fra il Presidente Meloni e il Primo Ministro giapponese Kishida. Il colloquio fa seguito all’incontro del 10 gennaio scorso a Roma nel corso del quale c’era stato un approfondito scambio di vedute sul programma di lavoro del G7, della successiva presidenza italiana (2024) e sulle grandi sfide globali. Sarà un’occasione, riferiscono fonti diplomatiche, per rafforzare ulteriormente i rapporti bilaterali che non sono mai stati stretti come oggi, in particolare nel campo della difesa. A fine 2022, i governi italiano, giapponese e britannico hanno annunciato l’avvio del partenariato ‘Global Combat Air Programme’ volto a sviluppare un aereo da combattimento di sesta generazione entro il 2035: il Tempest.