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Livorno, Grillo chiama Nogarin: fiducia al sindaco dai vertici del Movimento

(foto Adnkronos)
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07 maggio 2016 | 17.23
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Contatti tra Beppe Grillo e Filippo Nogarin, raggiunto oggi da un avviso di garanzia legato alla richiesta di concordato per l’Aamps di Livorno. A quanto apprende l'Adnkronos da fonti M5S, il primo cittadino livornese è stato raggiunto da una telefonata del leader del Movimento dopo la notifica dell'atto, avvenuta questa mattina ma in realtà attesa da diversi giorni.

La fiducia per Nogarin, viene assicurato, resta ed è estesa a tutti i vertici del Movimento, a partire da Grillo, passando a Casaleggio junior e all'intero direttorio. Il fatto che l'avviso di garanzia ricalchi perfettamente quello dell'assessore al Bilancio Gianni Lemmetti, in casa 5 Stelle inoltre lascia ben sperare. Sia Nogarin che Lemmetti, infatti, sono indagati per concorso in bancarotta fraudolenta, ma la speranza è che l'accusa venga meno nel momento in cui il piano che il cda dell'Aamps sta mettendo a punto verrà consegnato in tribunale.

Il consiglio di amministrazione dell'azienda di raccolta di rifiuti livornese ha infatti ottenuto dal giudice la proroga per la consegna delle carte sul concordato. A quanto apprende l'Adnkronos da fonti autorevoli, il cda sta ultimando il piano e dovrebbe portarlo in tribunale già la prossima settimana. La speranza, dunque, è che il 'restyling' dell'Aamps venga promosso dai giudici, facendo decadere le indagini che vedono sotto accusa i due esponenti M5S. Se così fosse, i 5 Stelle ne uscirebbero senza macchie e Nogarin resterebbe saldo alla guida di Livorno.

L'unica reale preoccupazione tra i 5 Stelle è per l'assunzione dei 33 precari storici fatta prima della richiesta di concordato. E' qui infatti che potrebbe essere ravvisata una responsabilità penale del sindaco. Nogarin politicamente rivendica quelle assunzioni, che, tuttavia, avrebbero potuto far scattare l'accusa da parte dei magistrati, determinando una diversa intensità della gravità del reato: da concorso in bancarotta semplice a fraudolenta, poiché l'Aamps non era nelle condizioni di assumere personale.

L'azienda di raccolta di rifiuti di Livorno, controllata al 100% dal Comune e avviata al concordato preventivo, al centro dell'inchiesta e di accertamenti da parte della Guardia di finanza, è stata al centro di un forte scontro politico. E' stato lo stesso sindaco grillino a chiedere il percorso del concordato preventivo per l'azienda, gravata da una pesante situazione debitoria che la giunta cinquestelle attribuisce in gran parte alle mancate riscossioni durante i precedenti governi della città guidati dal Pd.

In casa 5 Stelle la parola d'ordine al momento è attendere l'evoluzione degli eventi. Se fosse ravvisabile una qualche responsabilità del sindaco, Nogarin ha già reso nota la sua volontà di dimettersi. Volontà ribadita anche nella telefonata con Grillo. Ma tutti, nei 5 Stelle, sperano non si arrivi a questo punto e confidano che l'amministrazione comunale ne esca al meglio. Si millanta un clima sereno, ma in realtà c'è grande nervosismo per il fuoco di fila dei Pd, mentre l'attacco a Lodi, con i grillini arrivati sul "luogo del delitto" al seguito di Luigi Di Maio, ha assunto in queste ore il sapore amaro di un boomerang.

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