Benigni: "Marta Fascina è amata da nuove generazioni azzurre perché è una di noi"
''Ad attirare il consenso dei giovani è innanzitutto Berlusconi, ma anche quello che lui ha creato in tutti questi anni... Penso al contenuto valoriale alla base di Forza Italia, al suo posizionamento politico in Italia e in Europa. Un qualcosa che è destinato a durare nel futuro''. Stefano Benigni, deputato classe '87, è leader dei giovani azzurri dal dicembre scorso e da allora, racconta all'Adnkronos, si è messo al lavoro ''pancia a terra'' per 'ringiovanire' il partito e valorizzare le nuove leve, specialmente "quelle più meritevoli e capaci'', come chiesto dal leader Silvio Berlusconi. L'ultima convention forzista, conclusasi sabato scorso a Milano con il video-saluto del Cav dal San Raffaele, spiega il parlamentare bergamasco, anche lui stesso ''sorpreso dal risultato raggiunto alla kermesse'', ''è stata la prova plastica di un partito, che punta sui giovani e dà loro molto spazio''.
I numeri, dice Benigni, considerato uno dei parlamentari più vicini a Marta Fascina, compagna del Cav, parlano chiaro: ''670 giovani erano accreditati venerdì e oltre mille sabato, su una partecipazione di circa 5mila persone nella 'due giorni'. La media di età era di 22-23 anni. E' stata una cosa così evidente, che tutta la stampa ha dovuto prenderne atto''. ''E' stata una cosa senza precedenti -assicura- non venite a dire che erano truppe cammellate... E' vero le presenze erano organizzate ma del tutto spontanee e volontarie. Tutti i coordinatori regionali del movimento giovanile hanno lavorato come dovevano. Finalmente sono stati messi in condizione di lavorare al meglio e nel modo giusto da chi sta sopra. Così poi i risultati arrivano".
Molti si sono chiesti come mai c'erano più giovani che 'capelli bianchi', visto che sono lontani i tempi d'oro, Fi ora è stimata poco più del 7% e il suo leader, 86enne, è alle prese con vari acciacchi fisici. ''Lo ripeto -rimarca Benigni- Berlusconi resta il nostro faro ma c'è anche quello che ha creato ad attirare consensi, specialmente tra gli under 30... E poi c'è Marta... Sì, è vero, lei è la moglie del presidente, ma è amatissima dai giovani, viene considerata una guida perchè la vedono come una di loro. Ci ha sempre sostenuto e valorizzato".
''Fi -spiega il coordinatore nazionale degli azzurrini- ha rappresentato la storia di questo Paese negli ultimi 30 anni e tanti sono pronti a scommettere sulla fine della sua esistenza. Ma quando vedi la presenza di così tanti giovani, come classe dirigente, non semplici simpatizzanti, ti devi chiedere perchè... Evidentemente il partito, non solo il suo leader, ha ancora un forte appeal. Se sei capace di selezionare e valorizzare la migliore classe dirigente, anche tra i giovani, poi i risultati arrivano. Non c'è bisogno di inventarsi chissà quali magheggi...". Per Benigni la strada da seguire è semplice: ''Bisogna avere metodo, capacità organizzativa e di valorizzare quelli bravi che ci sono".
''E' stata una sopresa piacevolissima -dice all'Adnkronos un parlamentare esperto e di lungo corso come Flavio Tosi, attuale coordinatore regional di Fi nel Veneto- perchè quei tanti giovani che abbiamo visto a Milano non erano truppe cammellate. Non li porti a forza, vengono se vogliono. E aver visto molti più giovani di quello che si pensava, plauso e merito va al nuovo coordinatore nazionale, ma vuol dire che Fi ha di nuovo appeal sulle nuove generazioni''. Questo vale anche per il dopo Berlusconi, quindi? ''Alla fine, la cosa singolare e straordinaria è che questi giovani vengono comunque per Berlusconi", replica l'ex sindaco di Verona che aggiunge: ''Non dimentichiamo che Fi è Berlusconi. Questo significa che lui, comunque, sui giovani ha ancora presa...''.