Consapevole del suo ruolo di 'garante' della tenuta della nuova maggioranza M5S-Pd e delle difficoltà del momento, ha dato subito il via alle consultazioni: "Preciso subito che non sarà un esecutivo contro ma di novità". L'obiettivo è fare presto ma bene. Il suo 'decalogo'. Salvini non parteciperà alla consultazioni e chiama la piazza
Questo non è un governo 'contro' ma 'per'... Raccontano di un Giuseppe Conte determinato, sereno, consapevole del suo ruolo di 'garante' della tenuta della nuova maggioranza M5S-Pd e delle difficoltà del momento, ma pronto ad andare avanti per dare al Paese una manovra economica che rassicuri i mercati evitando l'esercizio provvisorio di bilancio.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito questa mattina l’incarico di formare il nuovo governo a Conte che, accettando con riserva, ha avviato subito le consultazioni con le forze politiche nella sala dei busti di Montecitorio. L'obiettivo è fare presto ma bene, tant'è che avrebbe dato come timing martedì-mercoledì della prossima settimana per salire al Colle a riferire e sciogliere la riserva.
La sua intenzione, raccontano all'Adnkronos, è quella di dare vita a un governo che abbia la sua impronta, il suo stile secondo quei valori e principi, che ha ribadito oggi nel suo discorso, principi e valori che non hanno un valore politico. Conte ha ascoltato, prendendo ogni tanto appunti su un bloc notes, ha fatto domande per capire e approfondire. Il presidente del Consiglio incaricato avrebbe poi detto che lavorerà lui al documento programmatico che gli porteranno Dem e pentastellati. In particolare, Conte si sarebbe detto pronto a tener conto delle richieste delle imprese, a cominciare dalle pmi. Parlerò al Nord, al mondo delle imprese, la sua promessa, sollecitato in proposito.
IL DISCORSO - "E' una fase molto delicata per il Paese, dobbiamo uscire al più presto dall’incertezza politica innescata dalla crisi di governo - ha detto Conte dopo il colloquio con Mattarella - Dobbiamo adoperarci per trasformare questo momento di crisi in opportunità e in occasione di rilancio". "Preciso subito che non sarà un governo contro - ha messo in chiaro - sarà un governo per il bene dei cittadini, per modernizzare il Paese, per rendere la nostra Nazione ancora più competitiva nel contesto internazionale, ma anche più giusta, più solidale, più inclusiva", "un governo nel segno della novità, è quello che mi chiedono anche le forze politiche che hanno annunciato la disponibilità a farne parte". "Ho vissuto già un’esperienza di governo e confesso" che "la prospettiva di avviare una nuova esperienza di governo con una maggioranza diversa mi ha sollevato più di qualche dubbio - ha poi rivelato - Ho superato queste perplessità nella consapevolezza di avere cercato di operare sempre nell’interesse di tutti i cittadini. Nessuno escluso".
Conte ha ricordato che "ci separano poche settimane dall’inizio della sessione di bilancio: dobbiamo metterci subito all’opera per definire una manovra economica che contrasti l’aumento dell’Iva, che tuteli i risparmiatori, che offra una solida prospettiva di crescita e di sviluppo sociale". Lo sguardo è anche all'Europa. "Siamo agli albori di una nuova legislatura europea e dobbiamo recuperare il tempo fin qui perduto, per consentire all’Italia, Paese fondatore dell’Europa, di svolgere un ruolo da protagonista, un ruolo che merita" ha rimarcato. Quanto alla "difesa degli interessi nazionali" va concepita "nel quadro di un multilateralismo efficace, fondato sulla nostra collocazione euro-atlantica e sulla integrazione europea".
Il premier incaricato ha poi fatto sapere che, al termine delle consultazioni "mi dedicherò a elaborare un programma insieme alle forze politiche che hanno espresso il loro sostegno a favore di questo nuovo progetto politico e che desidero, sin d’ora, qui ringraziare". "Questo - ha evidenziato ancora - è il momento di una nuova stagione, un’ampia stagione riformatrice, di rilancio e di speranza, che offra al Paese risposte e anche certezze".
"So - ha aggiunto - di avere sempre cercato di servire e rappresentare il mio Paese, anche all’estero, guardando solo al bene comune, e non a interessi di parte o di singole forze politiche". Nell’azione di governo Conte ha detto di aver seguito "principii e valori che so essere stati apprezzati e condivisi da molti italiani. Coerenza vorrò nella cultura delle regole e nella fedeltà ai valori che hanno sempre ispirato la mia azione. Sono principii non negoziabili, che non hanno e non conoscono alcuna distinzione di colore politico. Sono principii scritti nella nostra Costituzione: il primato della persona; il lavoro; l’uguaglianza; il rispetto delle Istituzioni, che significa il rispetto di tutti i cittadini che queste rappresentano; il principio di laicità e, nel contempo, di libertà religiosa".
"Questo è il momento del coraggio, e della determinazione - ha scandito - Il coraggio di disegnare un Paese migliore. La determinazione di perseguire questo obiettivo, senza lasciarsi frenare dagli ostacoli". E "di mio aggiungerò tanta passione, che mi sgorga naturale nel servire il Paese che amo. Molto spesso, negli interventi pubblici sin qui pronunciati, ho evocato la formula di un ‘nuovo umanesimo’. Non ho mai pensato che fosse lo slogan di un governo. Ho sempre pensato che fosse l’orizzonte ideale per un intero Paese". Conte ha poi spiegato che nei prossimi giorni tornerà dal presidente della Repubblica "per sciogliere la riserva e, in caso di esito positivo, per sottoporgli le proposte relative alla nomina dei ministri".