Il leader della Lega: "Non abbiamo parlato di ministeri"
"Non abbiamo parlato di ministeri, governi tecnici, politici. Abbiamo fiducia nell'idea di squadra che ha il professor Draghi. Abbiamo parlato di Europa, il nostro obiettivo è che l'Italia torni protagonista. Vogliamo che si faccia l'interesse italiano in sede europea. Abbiamo parlato di sviluppo, di rilancio, di economia, di lavoro. Noi possiamo far parte di un governo che pensa alla crescita felice, non alla decrescita infelice". Sono le parole di Matteo Salvini, leader della Lega, dopo l'incontro con il premier incaricato Mario Draghi. "E' stato un incontro molto intenso, utile, spero reciprocamente stimolante, abbiamo affrontato tante cose", dice Salvini. "Ci interessa che si faccia l'interesse italiano in Europa, con spirito europeo" questo "significa no all'austerità, no a patti e vincoli del 3%, a sacrifici lacrime e sangue".
"Usciamo sollevati dall'incontro", c'è un "impegno condiviso da Draghi di nessuna nuova tassa, nessuna patrimoniale, né aumento di Imu e tassazione dei risparmi. Non guardiamo alle aliquote, si lavorerà per ridurre gradualmente le imposte", assicura il leader della Lega.
"Sul tema del fisco - aggiunge - abbiamo presentato la nostra idea di pace fiscale, Draghi si troverà 50 milioni di cartelle esattoriali in arrivo, la nostra proposta è ripetere la misura della pace fiscale, chiedendo il pagamento di un importo limitato, così le famiglie tornano a respirare". "Quasi tutte sono sotto i 10 mila euro", dice ancora riferendosiu cartelle. Poi a chi gli ricorda l'impegnìo leghista sulla flat tax, esclusa dal premier incaricato, dice: "'Mi basta l'impegno a tagliare le tasse". Di immigrazione "sì, ne abbiamo parlato Io sposerei le politiche della Spagna, Francia, Germania. Tutti Paesi europei dove l'immigrazione è controllata, limitata".