Idf: colpiti diversi obiettivi di Hezbollah nella valle della Beqaa
Le Brigate al-Qassam, il braccio armato di Hamas, hanno reso noti con un messaggio su Telegram i nomi dei tre ostaggi, tenuti prigionieri da oltre un anno nella Striscia di Gaza, che saranno liberati domani. Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera, precisando che si tratta di tre uomini, Ofer Kalderon, Keith Siegel e Yarden Bibas, marito di Shiri e padre di Kfir e Ariel, i più piccoli degli ostaggi tra le persone rapite nell'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele.
L'ufficio del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, come riferisce il Jerusalem Post, ha confermato di aver ricevuto l'elenco.
Due persone sono state uccise nei raid israeliani che hanno colpito nelle scorse ore la Valle della Beqaa, nell'est del Libano. Lo denuncia il ministero della Salute di Beirut. "I raid del nemico israeliano su Yanta, nella Valle della Beqaa, hanno fatto due morti e dieci feriti", affermano, come riporta l'agenzia libanese Nna nel mezzo della fragile tregua in vigore da fine novembre tra Israele e gli Hezbollah libanesi.
La notizia arriva dopo che le forze israeliane (Idf) hanno confermato operazioni di caccia contro obiettivi di Hezbollah nella Valle della Beqaa all'indomani del lancio di un drone spia in direzione di Israele, intercettato e abbattuto dalle Idf.
Gli obiettivi, secondo quanto riferito dalle Forze di difesa israeliane citate dal Times of Israel, "rappresentavano una minaccia per il fronte interno e le truppe israeliane". Tra i bersagli colpiti, una struttura militare con un sito sotterraneo di produzione di armi e infrastrutture ai valichi di frontiera tra Siria e Libano che il gruppo utilizzava per il contrabbando di armi. Gli attacchi sono stati effettuati dopo il lancio ieri da parte di Hezbollah di un drone di sorveglianza contro Israele, in violazione dell'accordo di cessate il fuoco. Il drone è stato intercettato.
I cinque cittadini thailandesi liberati ieri da Hamas dopo oltre 15 mesi di prigionia sono in "discrete" condizioni di salute. Ad annunciarlo è stata la direttrice del Centro medico Shamir di Petah Tikva, dove gli ex ostaggi sono stati trasferiti. La dottoressa Osnat Levzion-Korach ha osservato tuttavia che la maggior parte di loro è stata tenuta sottoterra e non è stata esposta alla luce del sole per lunghi periodi. I cinque non sembrano essere malnutriti. Sicuramente la loro giovane età li ha aiutati a sopravvivere alla prigionia in una forma fisica abbastanza buona, ha concluso.
Il 30 gennaio le forze del Comando centrale degli Stati Uniti, Centcom, hanno condotto un attacco aereo di precisione nel nord-ovest della Siria, colpendo e uccidendo Muhammad Salah al-Za'bir, un alto dirigente dell'organizzazione terroristica Hurras al-Din (HaD), affiliata ad Al-Qaeda.
L'attacco aereo - di cui dà notizia lo stesso Comando - "rientra nell'impegno costante del Centcom, insieme ai partner della regione, per interrompere e ridurre gli sforzi dei terroristi volti a pianificare, organizzare e condurre attacchi contro i civili e il personale militare degli Stati Uniti, dei nostri alleati e dei nostri partner in tutta la regione".
"Il Centcom continuerà a dare la caccia ai terroristi, a ucciderli o a catturarli e a difendere la nostra patria dai gruppi che tramano per attaccare il personale degli Stati Uniti e degli alleati", ha dichiarato il generale Michael Erik Kurilla, comandante Centcom.
Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha chiesto l'immediata evacuazione di 2.500 bambini da Gaza per sottoporli a cure mediche. La richiesta è arrivata dopo che Guterres ha incontrato quattro medici statunitensi che hanno dichiarato che i bambini sono a rischio di morte nelle prossime settimane. I medici hanno tutti operato come volontari a Gaza durante i 15 mesi di guerra tra Israele e Hamas, riferisce il 'Times of Israel'.
Tra i pazienti che hanno urgente bisogno di cure ci sono 2.500 bambini, ha spiegato Feroze Sidhwa, chirurgo traumatologo californiano che ha lavorato a Gaza dal 25 marzo all'8 aprile dello scorso anno. "Di questi 2.500 bambini, la maggior parte ha bisogno di cure molto semplici", ha dichiarato Sidhwa ai giornalisti dopo l'incontro con Guterres, citando il caso di un bambino di tre anni che ha riportato ustioni al braccio. Le ustioni erano guarite, ma il tessuto cicatriziale stava lentamente interrompendo il flusso sanguigno, mettendolo a rischio di amputazione.
Prima dell'entrata in vigore del cessate il fuoco, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha reso noto che dall'inizio della guerra 5.383 pazienti sono stati evacuati con il supporto dell'Organizzazione, la maggior parte dei quali nei primi sette mesi prima della chiusura del valico di Rafah tra Egitto e Gaza.