"Le uniche cartelle stralciate sono quelle vecchie più di 7 anni e inferiori a mille euro, conviene allo Stato"
''Ho letto di condoni... Non c'è nessun condono nella legge di bilancio''. Lo ha assicurato il premier Giorgia Meloni alla conferenza stampa di fine anno, assicurando che ''tutti pagano il dovuto''. ''Le uniche cartelle stralciate sono quelle vecchie più di 7 anni e inferiori a mille euro, banalmente perché conviene allo Stato. Vogliamo immaginare un nuovo tipo di dialogo con i contribuenti ma senza favorire assolutamente l'evasione fiscale'', sottolinea.
"Sulla vicenda del tetto al contante ci hanno detto che vogliamo favorire l'evasione. Il tetto al contante - sottolinea quindi Meloni - o ce l'hai a livello europeo o stai penalizzando il tuo sistema: Germania e Austria non ce l'hanno. Si tratta di togliere norme penalizzanti o inutili, come il tetto al contante, per la lotta all'evasione fiscale".
Con la Flat tax "non c'è alcuna discriminazione", dice ancora Meloni, spiegando: "Ci sono studi che lo dimostrano, l'estenzione della tassa piatta per gli autonomi non discrimina i lavoratori dipendenti. E' dimostrato. Perchè il lavoratore autonomo paga da solo i contributi, non accantona il Tfr, non ha alcuna delle tutele giuste, legittime dei dipendenti".
"Noi stiamo cercando di creare una situazione di parità. I lavoratori devono avere le stesse opportunità e diritti, indipendentemente dall'attività e dai lavori che svolgono", ha spiegato la presidente del Consiglio.
E ancora: "Confermo che sul tema della riforma fiscale intendiamo andare avanti secondo direttrici abbastanza visibili nella manovra, come poste di bilancio", dice la premier. La prima "grande questione" su cui si deve lavorare, secondo la presidente del Consiglio, è "il taglio del costo del lavoro: su questo si deve fare molto di più", sottolinea Meloni. Il segnale dato dal governo "è stato costosissimo, aumentando di un punto il taglio del cuneo fiscale".
"Il nostro obiettivo di legislatura è arrivare a 5 punti di taglio del cuneo fiscale" ma "se si riuscirà a fare qualcosa di più o qualcosa di meno, dipenderà dalla situazione che affronteremo", afferma. Il governo inoltre lavora a "una tassazione che incentivi sempre di più chi si mette in gioco" introducendo "meccanismi premiali per chi crea ricchezza e lavoro. Più assumi e meno paghi", sintetizza la premier.
"Il secondo grande obiettivo che già emerge da alcune scelte fatte - continua Meloni - è una tassazione che tenga conto della composizione del nucleo familiare, del numero dei figli a carico. La vicenda della natalità - a cui abbiamo destinato un miliardo è mezzo - è una priorità assoluta. E' una materia economica. Siamo in una situazione per cui il nostro sistema di welfare non può reggere nel medio periodo".
Per quanto riguarda la riforma del catasto "si può tranquillamente fare una mappatura per migliorare la conoscenza che abbiamo delle costruzioni italiane ma sicuramente da questo governo non arriverà mai un aumento della tassazione sulla casa", assicura la presidente. "La casa è un bene sacro non pignorabile, non tassabile".