Votato emendamento all'unanimità in Commissione Affari Costituzionali alla Camera
Proposta di legge per l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori, trovato l'accordo in Commissione Affari costituzionali alla Camera, presieduta dal deputato Nazario Pagano. A quanto si apprende, è stato approvato all'unanimità un emendamento che allarga l'inchiesta anche al caso della studentessa scomparsa una quarantina di giorni prima di Emanuela. Il voto sul testo e il mandato al relatore a riferire in Aula dovrebbero arrivare domani. Secondo il calendario dei lavori, l'inizio della discussione sulla Commissione di inchiesta in Aula è fissato per il 20 marzo.
"La conferma dell’allargamento della commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi alla vicenda di Mirella Gregori è un’ottima notizia. Domani ci sarà il voto della commissione Affari Costituzionali per dare mandato al relatore di portare la proposta di legge in Aula per il prossimo 20 marzo, pertanto gli intoppi in commissione non hanno determinato ulteriori ritardi. Tutto questo non può che determinare soddisfazione per chi si batte da molto tempo per fare finalmente luce su questa terribile vicenda, che ha lasciato per quarant’anni senza verità e giustizia le famiglie di queste ragazze e tutti i cittadini italiani", afferma Francesco Silvestri, capogruppo alla Camera M5S.
"Gioia e felicità. Finalmente si occupano anche di Mirella", il commento all'Adnkronos di Maria Antonietta Gregori, sorella della studentessa che sparì nell’83 prima della sua coetanea Emanuela Orlandi. Il testo originario faceva riferimento solo alla scomparsa della cittadina vaticana, ma con un emendamento approvato all'unanimità l'inchiesta è stata allargata al caso della studentessa scomparsa una quarantina di giorni prima di Emanuela. Ora il testo, per il quale il via libera in Commissione dovrebbe arrivare domani, è atteso in aula alla Camera il 20 marzo: "Io spero che vada a buon fine la votazione per entrambe le ragazze: incrociamo le dita".