Secondo il leader di Italia Viva, il segretario dem "si vergogna di alleanza con Di Maio e Fratoianni ei il suo rancore lo porta a dare ragione alla Meloni"
"Letta si vergogna di aver fatto l'accordo con Di Maio e Fratoianni, quindi cerca di buttarla in rissa". Lo ha detto il leader di Iv, Matteo Renzi, ospite di Rtl 102.5 spiegando perché, a suo avviso, il segretario del Pd sostiene che votare il Terzo Polo è un modo per favorire la vittoria del centrodestra. "La Meloni ringrazia Enrico Letta che da un mese, senza accorgersene, sta facendo la campagna elettorale per Fdi. La Meloni lo prende in giro e gli dice grazie, per tutte le cose che Letta ha detto sulle tasse, sul Rdc...", ha continuato Renzi.
"Io parlo con un sacco di gente di destra che non vuole più votare per Salvini e Berlusconi e con un sacco di gente di sinistra che dice che il Pd è diventato un partito sovietico. I riformisti voteranno Calenda e Renzi. Io do per scontato di arrivare sopra Fi. Per noi fare un bel risultato significherebbe portare Draghi a rifare il presidente del Consiglio; se invece sarà la Meloni a fare la premier, noi staremo all'opposizione".
Rispondendo al segretario del Pd che ieri, sempre sulla stessa emittente, aveva sostenuto che Renzi progettò e fece approvare l'attuale legge elettorale per accaparrarsi il 70% dei seggi in Parlamento, Renzi ha sottolineato: "Enrico non si ricorda, forse perché stava a Parigi: io ho perso il referendum costituzionale e la legge sul sindaco d'Italia che avevamo chiamato Italicum, collegata alla riforma della Costituzione e sulla quale io avevo messo la fiducia, non vennero approvati".
"La legge elettorale che è arrivata dopo, sulla quale c'era l'accordo tra Pd, Fi e Lega, venne fatta approvare dal governo Gentiloni, con Anna Finocchiaro ministro delle Riforme. Il rancore personale che Letta continua a avere nei miei confronti, lo porta a dare regione alla Meloni, solo per dare torto a me", ha concluso Renzi.