Il leader M5s: "Ci hanno dato dei molestatori del governo perché ponevamo il problema, ora tutti scoprono queste emergenze. Se si vota è perché Draghi non ci ha dato risposte"
"Il caro energia, il caro bollette, ci sta strangolando e sta strangolando le imprese e le famiglie. Quello che ci fa rabbia è che siamo stati inascoltati, ci hanno dato dei molestatori del Governo in carica semplicemente perché ponevamo le questioni che erano sotto gli occhi di tutti, e dicevamo che era questa la vera priorità, non certo la corsa al riarmo o altre distrazioni". Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte, intervenuto in collegamento alla presentazione dei candidati del Movimento 5 Stelle a Napoli.
"Adesso tutti quanti in campagna elettorale scoprono queste emergenze - ha aggiunto Conte - qualcuno vorrebbe addirittura interrompere la campagna elettorale per mettersi attorno a un tavolo e fare conferenze anziché risolvere i problemi. Noi i problemi li risolviamo concretamente, abbiamo già dato tante soluzioni e saremo sempre concentrati per risolvere le priorità e offrire un futuro migliore ai nostri figli".
"La prospettiva più importante adesso è l'agenda sociale. Napoli e la Campania - sottolinea l'ex premier - hanno bisogno di quelle risposte che questo Governo non ci ha dato, ed è la ragione per cui ci ritroveremo a votare tutti il 25 settembre. Non abbiamo avuto risposte su questioni fondamentali, su nuove opportunità di lavoro, sul lavoro sottopagato, sul lavoro non adeguatamente retribuito, per lo più precario, soprattutto sull'impoverimento complessivo di tutta la fascia dei lavoratori e sulla difesa di quel sistema di protezione che è il reddito di cittadinanza".
"Noi difendiamo quel sistema di protezione che è il reddito di cittadinanza, che viene attaccato soprattutto dai politici di lungo corso, politici di mestiere che vivono di politica da 20-30 anni", sottolinea Conte. "Questa è l'assurdità e la ragione per cui in Italia le cose spesso non vanno bene, sembra un mondo sottosopra. Non voglio neanche parlare di privilegi, perché chi ha un mandato politico deve avere un giusto compenso, ma chi prende 500 euro al giorno da 30 anni contrasta e fa la guerra a chi prende 500 euro al mese per avere di che mangiare. E sappiamo - insiste Conte - che quella indennità viene per lo più consumata per la spesa alimentare, per le spese necessarie".
"Quando noi assumiamo impegni assumiamo delle precise sfide, degli obiettivi politici che ci impegniamo a realizzare e su quello vogliamo essere giudicati. Per noi la politica non è declinare una serie di progetti astratti e promesse, ma prendere impegni politici e poi realizzarli nel corso della legislatura, dei 5 anni successivi, costi quel che costi, indipendentemente dalle distrazioni che potrebbero venire, dal gioco politico, dal teatrino politico. Noi non vogliamo un mandato in bianco, noi non diciamo ai cittadini 'fidatevi di noi perché siamo bravi, puri, belli e bravi più degli altri' - ha aggiunto Conte - noi diciamo ai cittadini 'fidatevi di noi perché rispettiamo questi impegni'. Se condividete questi obiettivi noi ci siamo e assicuriamo che faremo di tutto, anche alla luce dell'esperienza maturata, del cuore, del coraggio e della determinazione che abbiamo che non è seconda a nessuno, per realizzarli".