Il Cdm ha dato il via libera al decreto. Nuove regole per i ristoranti ma anche feste di matrimonio e nuovi parametri per zone rosse, arancioni e gialle
Decreto su riaperture e coprifuoco in Italia che per ora viene spostato alle 23, c'è l'ok del governo. A palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei ministri ha dato infatti il via libera al nuovo decreto legge per misure urgenti sull'emergenza da Covid-19. Il provvedimento definisce tra l'altro nuove regole per i ristoranti ma anche feste di matrimonio e nuovi parametri per zone rosse, arancioni e gialle.
Il coprifuoco scatterà alle 23 da mercoledì. A quanto si apprende, nel testo del decreto è indicata la validità dello spostamento di un'ora del coprifuoco dal giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, quindi da mercoledì.
"Abbiamo appena approvato il decreto che anticipa alcune aperture, intesa totale sia nella cabina di regia che in Cdm. Era importante, preso atto del quadro epidemiologico positivo e del positivo andamento del piano vaccinale, traghettare il Paese verso la normalità, con prudenza, con tappe, ma portarlo verso la normalità" ha detto il ministro alle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, al termine del Cdm.
A chi chiedeva se in cabina di regia ci fossero state delle rimostranze della Lega sul coprifuoco, Patuanelli ha risposto: "Il ministro Giorgetti ha detto che il superamento del coprifuoco era un obiettivo della Lega, così come lo era del M5S. Farlo in una o due tappe cambia poco, anche perché riteniamo che presto gran parte del Paese sarà in zona bianca, dove non ci sono chiusure o coprifuoco. Non ci sono state fughe da parte di nessuno, anzi: rispetto al recente passato, in cui c'era chi addirittura non votava un provvedimento, c'è stata una sostanziale unità".
Il ministro ha poi riferito: "Abbiamo chiesto una riflessione sulla possibilità di ampliare le libertà per chi ha il pass vaccinale, allungando la validità fino a un anno. Ogni sei mesi mette in difficoltà chi ha fatto la vaccinazione a gennaio/febbraio, tutti i sanitari nello specifico. Molto probabile che anche a livello europeo si arrivi alla validità ad un anno, io credo si possa anticipare nel nostro Paese, è un elemento importante".
"Grazie alle misure adottate, alla cautela della stragrande maggioranza delle persone e all'impatto della campagna di vaccinazione possiamo proseguire il percorso graduale di riaperture. Iniziamo da subito portando il coprifuoco alle 23 e definendo un percorso di ritorno all'attività per diversi settori vitali per il nostro Paese" ha sottolineato il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un post su Facebook, in cui ha invitato anche alla cautela. "Non dimentichiamo però la prudenza e l’attenzione alle norme fondamentali di prevenzione", ha avvertito. "La fiducia nella scienza e nelle sue evidenze è un faro irrinunciabile. I dati degli ultimi mesi hanno imposto scelte faticose, talvolta dolorose - ha aggiunto - oggi invece sono motivo di sollievo".
La ministra degli Affari regionali Mariastella Gelmini ha scritto su Twitter: "Saluteremo il #coprifuoco nel giro di qualche settimana, finalmente abbiamo una data per il #wedding, e i #ristoranti al chiuso saranno aperti anche a cena dall’1 giugno. In Cdm è stato trovato un importante punto di equilibrio. Proseguiamo verso il ritorno alla normalità".
Ma per la leader di Fdi, Giorgia Meloni, "c'è ben poco da gioire sulla scelta dell'esecutivo di limitarsi ad allentare solo un po' il guinzaglio che ha stretto al collo degli italiani". "Il Governo Draghi respinge ancora una volta la proposta di Fratelli d’Italia di abolire subito e completamente il coprifuoco" ha scritto Meloni su Facebook. "Una o due ore in più d’aria concesse agli italiani non alleggeriscono la gravità di un tale provvedimento arbitrario e liberticida, che sta mettendo in ginocchio interi comparti e creando danni irreparabili a settori trainanti come quello del turismo. Fratelli d’Italia non asseconderà mai questi provvedimenti che ledono le libertà costituzionali e continuerà a chiedere l'abolizione immediata del coprifuoco, una misura inutile a contrastare l’epidemia e un inaccettabile sopruso imposto a cittadini e imprese" ha sottolineato la leader di Fdi.
"In considerazione dell’andamento della curva epidemiologica e dello stato di attuazione del piano vaccinale, il testo modifica i parametri di ingresso nelle 'zone colorate', secondo criteri proposti dal Ministero della Salute, in modo che assumano principale rilievo l’incidenza dei contagi rispetto alla popolazione complessiva nonché il tasso di occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva". E' quanto si legge nella premessa del comunicato del Consiglio dei ministri.
Nelle “zone gialle”, è scritto, "si prevedono rilevanti, ancorché graduali, modifiche". "Dall’entrata in vigore del decreto, il divieto di spostamenti dovuti a motivi diversi da quelli di lavoro, necessità o salute, attualmente previsto dalle ore 22.00 alle 5.00, sarà ridotto di un’ora, rimanendo quindi valido dalle 23.00 alle 5.00. A partire dal 7 giugno 2021, sarà valido dalle ore 24.00 alle 5.00. Dal 21 giugno 2021 sarà completamente abolito".
"Dal 1° giugno sarà possibile consumare cibi e bevande all’interno dei locali anche oltre le 18.00, fino all’orario di chiusura previsto dalle norme sugli spostamenti; dal 22 maggio, tutti gli esercizi presenti nei mercati, centri commerciali, gallerie e parchi commerciali potranno restare aperti anche nei giorni festivi e prefestivi; anticipata al 24 maggio, rispetto al 1° giugno, la riapertura delle palestre; dal 1° luglio potranno riaprire le piscine al chiuso, i centri natatori e i centri benessere, nel rispetto delle linee guide e dei protocolli".
"Dal 1° giugno all’aperto e dal 1° luglio al chiuso - continua la nota del Cdm - sarà consentita la presenza di pubblico, nei limiti già previsti (25 per cento della capienza massima, con il limite di 1.000 persone all’aperto e 500 al chiuso), per tutte le competizioni o eventi sportivi (non solo a quelli di interesse nazionale); dal 22 maggio sarà possibile riaprire gli impianti di risalita in montagna, nel rispetto delle linee guida di settore".
"Dal 1° luglio sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò potranno riaprire al pubblico; parchi tematici e di divertimento potranno riaprire al pubblico dal 15 giugno, anziché dal 1° luglio; tutte le attività di centri culturali, centri sociali e centri ricreativi saranno di nuovo possibili dal 1° luglio; dal 15 giugno saranno possibili, anche al chiuso, le feste e i ricevimenti successivi a cerimonie civili o religiose, tramite uso della 'certificazione verde'”.
"Restano sospese le attività in sale da ballo, discoteche e simili, all’aperto o al chiuso; dal 1° luglio sarà nuovamente possibile tenere corsi di formazione pubblici e privati in presenza", conclude la nota del Cdm.