Le ultime notizie sulla crisi. Le news dall'Italia sugli sviluppi istituzionali, le dichiarazioni dei protagonisti, le novità e le reazioni dall'estero
La crisi del governo di Giuseppe Conte dopo le dimissioni delle ministre di Italia Viva. Il premier sarà lunedì alla Camera e martedì al Senato. Le news dall'Italia sugli sviluppi istituzionali, le dichiarazioni dei protagonisti, le novità e le reazioni dall'estero alle ultime notizie.
21.30 - ''Penso che questo Governo ha saputo fronteggiare sfide importanti: quella dell'epidemia ma anche la battaglia in Europa per il Recovery Fund. Oggi diamo per scontati quei 209 miliardi ma sono stato il frutto di una grande battaglia politica che abbiamo condotto insieme con questo Governo. Penso che questo Governo deve continuare a guidare il paese in un momento così delicato''. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza intervenendo a 'Stasera Italia Weekend' su ReteQuattro.
21.05 - "Io resto ottimista sul buonsenso che può accompagnare una riflessione che è obbligata: perché diversamente non vedo che lo scioglimento delle Camere". Lo ha detto Bruno Tabacci, fra i protagonisti dei tentativi in atto per assicurare una maggioranza parlamentare al governo, intervistato dal Tg1.
20.45 - Tornare a fidarsi di Renzi "In politica mai dire mai". Il capogruppo del Pd al Senato Andrea Marcucci, non esclude, in un'intervista a "Open", che si possa riaprire uno spiraglio nei rapporti con Iv per risolvere la crisi di governo. "Vediamo l’esito del voto martedì in Senato - afferma Marcucci, rispondendo a una domanda sull'entità numerica della nuova maggioranza che potrebbe nascere dopo il distacco di Iv dalla coalizione di governo - come ha detto il vicesegretario dem Orlando, non si governa un grande Paese come il nostro, con un voto di scarto, soprattutto in un anno così difficile come quello che è appena iniziato".
20.20 - A quanto si apprende da fonti M5s nel corso dell'odierna riunione del capo politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi e del capodelegazione Alfonso Bonafede con i direttivi di Camera e Senato "è stata ribadita da tutti l'assoluta compattezza del Movimento 5 Stelle attorno al presidente Conte". Una posizione che "non è in discussione", così come resta confermata "l'impossibilità di qualunque riavvicinamento con Renzi, che ha voluto lo strappo nonostante i nostri parlamentari avessero lavorato bene su tanti progetti" con deputati e senatori di Italia Viva. Da parte dei presenti è emersa netta la volontà di "non voltarsi più indietro: il Movimento continua a lavorare pensando solo al bene del Paese".
20.14 - "Sul Governo nessun pregiudizio, ma chiedo impegni concreti. Sono stato espulso dal Movimento 5 Stelle e dalla maggioranza che allora sosteneva il Governo, perché mi sono rifiutato di dare la fiducia a quello stesso Governo che approvava la vergogna dei decreti sicurezza 1 e 2; sono, quindi, interessato al merito delle questioni, non certo alle cosiddette “poltrone”. Partendo da questo presupposto, dunque, è chiaro che non pongo pregiudiziali rifiuti nei confronti di nessuno. Se Conte, o un altro nuovo Governo, sarà in grado di presentarsi al Parlamento con una efficace piattaforma programmatica che affronti concretamente i reali problemi del Paese, io sarò tra quelli che gli darà fiducia". Lo scrive su Facebook il senatore Gregorio De Falco.
20.01 - "L’Italia ha bisogno di sicurezza, stabilità e futuro. Invece, come prevedibile, con l’apertura della crisi da parte di Italia Viva si stanno determinando condizioni sempre più difficili per garantire un governo adeguato al Paese in una situazione di emergenza, rischiando di aprire scenari imprevedibili". Così una nota del Partito Democratico. "Dopo l’approvazione della bozza di Recovery per la rinascita e lo sviluppo e in piena pandemia, con la crisi l’ltalia sta pagando un prezzo immenso. Il Pd lo ha sempre ribadito con grande chiarezza e trasparenza: i problemi vanno affrontati e risolti, non aumentati e fatti esplodere".
19. 25 - Vertice del centrodestra oggi a Milano in via Bellerio. Oltre a Matteo Salvini, leader della Lega, sono presenti il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, Giovanni Toti, leader di Cambiamo, Maurizio Lupi, di Noi con l’Italia, e Maurizio Gasparri, di Fratelli d’Italia. In video collegamento Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni.
"Le mie due alternative sono o le elezioni o un governo serio a guida centrodestra" ha detto Salvini al termine del vertice. "La via maestra in democrazia quando cade l’ennesimo governo sono le elezioni. Se uno mi chiedesse se il centrodestra è pronto a prendere per mano questo Paese, se ha le idee, i progetti, le riforme da fare, la risposta è sì. Se ci chiamassero a dimostrarlo, noi domani saremmo pronti".
18.45 - "Spero che arrivi presto il voto in aula lunedì e martedì. Se Conte ha i numeri, torniamo a occuparci di cose serie. Ma se da mercoledì non hanno i numeri, noi siamo pronti a prenderci le nostre responsabilità e stiamo già ragionando di progetto e squadra alternativi a questa sinistra per rimettere al centro lo sviluppo e la crescita". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, al termine dell’incontro del centrodestra a Milano.
18.33 - "Ho partecipato in videoconferenza al vertice del centrodestra. La nostra coalizione è unita e compatta mentre la sinistra mette in scena uno spettacolo deludente per migliaia di italiani che soffrono per le conseguenze sanitarie ed economiche della pandemia". Lo scrive su Instagram Silvio Berlusconi.
18.30 -"Bene. Non ne sentiremo la mancanza. Alle volte dire le cose come stanno determina effetti positivi" scrive Carlo Calenda su Twitter.
17.57 -"No non sono né pilastro, né costruttore, su questa crisi sono molto diffidente" dice Clemente Mastella ai microfoni di Tgcom24. "Al momento mi chiamo fuori perché, dopo aver cercato di dare consigli su come risolvere la crisi, sono stato attaccato sul personale. Allʼorizzonte vedo più un Conte ter con un rimpasto e un rientro di Italia viva che un governo Conte sostenuto da unʼaltra maggioranza con lʼingresso di Responsabili".
17.50 - "No non sono né pilastro, né costruttore, su questa crisi sono molto diffidente. Al momento mi chiamo fuori perché, dopo aver cercato di dare consigli su come risolvere la crisi, sono stato attaccato sul personale. Allʼorizzonte vedo più un Conte ter con un rimpasto e un rientro di Italia viva che un governo Conte sostenuto da unʼaltra maggioranza con lʼingresso di Responsabili". Lo dice Clemente Mastella, ai microfoni di Tgcom 24.
17.20 - "Forza italia non appoggerà mai un governo di sinistra. Vogliamo confrontarci in parlamento su cose concrete. Confrontarci su cose concrete non vuol dire sostenere questo governo". Lo ha detto il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, entrando al vertice del centrodestra a Milano. "Noi siamo incompatibili con questo governo di sinistra, per quanto riguarda valori e programmi. Questo nostro atteggiamento, voluto dal presidente Berlusconi, è premiato dai sondaggi. Siamo la forza politica che cresce di più in questi giorni", ha aggiunto.
17.15 - "La compravendita e la transumanza di singoli parlamentari, per quanto legittima, non mi appassiona granché. Non credo che in questo momento il Paese abbia bisogno di governo raccogliticci né di giochetti parlamentari. Ha bisogno di grande senso di responsabilità". Lo ha detto il leader di Cambiamo, Giovanni Toti, entrando al vertice della Lega in via Bellerio a Milano. "Quindi se Conte ha i numeri e ha una maggioranza coerente e coesa, cosa che non mi pare dopo l’uscita di Italia Viva, buona fortuna, ma non credo che abbia le condizioni per poter lavorare così", ha aggiunto.
"Se non ci sono queste condizioni si apra formalmente la crisi, la parola passi al capo dello Stato e i partiti tutti responsabilmente si adoperino per dare le risposte che il paese aspetta", ha concluso.
17.00 - "I numeri non ci sono", dice all'Adnkronos un esponente di governo del Movimento 5 Stelle quando sulle agenzie si materializza la nota dell'Udc. Il partito di Lorenzo Cesa si sfila dall'operazione responsabili ribadendo la sua permanenza nel centrodestra. Quanto basta per far scatenare il panico nelle chat grilline, che in un primo momento avevano benedetto l'operazione 'costruttori' pur di dare il benservito a Matteo Renzi e a Italia Viva. Ma adesso la situazione sembra essere mutata. E c'è chi torna a caldeggiare un dialogo con Iv per scongiurare una fine traumatica della legislatura e il conseguente e ritorno al voto, vero spauracchio di queste ore concitate. "Il premier non può tenerci tutti in ostaggio - si sfoga un parlamentare pentastellato -, deve dimettersi in modo da sbloccare il Conte Ter. E deve far cadere il veto su Iv". Un Conte Ter che per molti eletti M5S rappresenta la possibilità di rimettere mano alla squadra di governo. "I vertici si sono impuntati, non vogliono cambiare niente. E invece nei gruppi molti chiedono di sostituire chi finora non ha lavorato bene", rimarca un altro deputato. I riflettori sono puntati sulle prossime mosse del premier. Nei giorni scorsi Conte ha chiuso la porta a Iv. "Lo ha fatto lui, non noi", sussurra un grillino. "Noi stiamo col premier - prosegue - ma se dovesse ostinatamente rimanere sulle sue posizioni non andremmo certo a immolarci per lui...".
16.52 - "Lascio Italia Viva e rientro nel Pd". Lo dice il deputato Vito De Filippo all'Adnkronos. Una scelta, spiega, che "ho già argomentato nei gruppi parlamentari dove ho espresso ripetutamente la mia perplessità sull'apertura di questa crisi".
16.13 - "In politica mai dire mai ma Matteo ha commesso l'ennesimo errore madornale, una rottura incomprensibile e fidarsi di lui ormai...". Matteo Ricci, sindaco di Pesaro del Pd, ex-renziano, vicepresidente dem ai tempi della segreteria di Renzi. E' stato tra i tanti dirigenti Pd che fino all'ultimo, prima della conferenza stampa delle dimissioni delle ministre Iv, ha tentato la mediazione. "Ho tenuto i contatti con Renzi fino all'ultimo per convincerlo", dice all'Adnkronos.
15.37 - “Guardiamo con enorme preoccupazione a questa crisi che conferma come la maggioranza non abbia a cuore gli interessi del Paese ma solo i suoi. C’è da gestire una pandemia, i ristori non arrivano, le famiglie sono piegate dalla crisi economica perché mancano aiuti adeguati, il numero di nuovi poveri aumenta di giorno in giorno e la maggioranza ha ben pensato di dare l’ennesimo pessimo spettacolo di una politica lontana dai problemi degli italiani, distante dalla realtà. In questi crisi aperta per avere qualche poltrona in più c’è molto egoismo e lo conferma lo stesso tentativo di Renzi di tornare sui propri passi per riprendersi le poltrone che ha lasciato”. Lo ha detto Licia Ronzulli, vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato, al Tgcom 24.
15.19 - "Ricercare adesso un rapporto con le nuvole di fumo di Italia viva? Ma se questo garantisse stabilità, ma non la garantisce, da qui a 15 giorni siamo da capo. Se ancora non abbiamo capito, chiediamo alle tv di fare brevi lezioni sul renzismo, dopo anni di esperienza". Così Pierluigi Bersani, intervistato da 'L'Ospite' su Sky Tg 24.
14.54 - "Siamo preoccupati per il Paese perché aprire una crisi al buio, come ha fatto Matteo Renzi con il suo partito, è incomprensibile per gli italiani e per tutti. Quindi, nell'interesse del Paese cerchiamo una maggioranza politica che raggiunga gli obiettivi che ci siamo dati in Europa. Ci serve un patto di legislatura e una maggioranza politica che si impegni ad utilizzare al meglio i fondi del Recovery e a mantenere quella credibilità che abbiamo conquistato in Europa". Così la vicepresidente del Pd Debora Serracchiani ai Tg.
14.12 - “La situazione è drammatica dal punto di vista economico, sociale e sanitario. Queste sfide non possono essere affrontate con un maggioranza raccogliticcia. Solo Forza Italia e il centrodestra unito possono tirare fuori il Paese da questa situazione”. Lo ha detto al Tg3 il deputato e membro del coordinamento di presidenza di Fi, Sestino Giacomoni.
13.46 - "Li chiamavano 'voltagabbana'. Ora sono diventati 'responsabili' o 'costruttori'. Sul serio pensano che gli italiani si possano prendere in giro così?» Lo scrive su Facebook Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, pubblicando un video in cui si ritrae Luigi Di Maio che nel 2017 denunciava i “voltagabbana”, quei parlamentari che cambiano casacca in Parlamento.
13.13 - “Non si può gettare il Paese nella palude e nel caos! Gli italiani sono stanchi e stremati. Non ci prestiamo a giochi di palazzo e stiamo nel Centrodestra. Continueremo a lavorare in questo frangente drammatico per il bene del Paese. I nostri valori non sono in vendita”. Così in una nota diffusa dall’ufficio stampa nazionale Udc.
12.37 - "Grillo lo chiamava 'Demente Mastella', Mastella rispondeva con 'vaffa...'. Adesso fanno il governo insieme per salvare la poltrona di Conte, piddini e grillini...". Lo scrive su Twitter il leader della Lega Matteo Salvini, postando un video polemico del sindaco di Benevento nei confronti del M5S.
12.20 - "Altro che con i responsabili e hashtag #avanticonConte. Con un altro governo Conte servirebbe hashtag #ItaliafermaconConte. Un governo all'insegna di errori, incertezze, lentezze, con famiglie e imprese rassegnate e scuole chiuse. L'Italia ha bisogno di un governo forte e autorevole e questo non è il governo Conte". Lo afferma il presidente di Noi con l'Italia e vicepresidente del gruppo Misto all Camera Maurizio Lupi.
12.11 - "Qui bisogna cercare di fare un governo e vaccinare le persone, crediamo nel progetto politico di Conte. E' quello giusto per rilanciare l'Italia". Lo dice Ricardo Merlo, senatore e presidente di Maie, sottosegretario agli Esteri, a Rainews24.
11.37 - "Il momento della pazienza prima o poi finisce per tutti: sono francamente stanco di rispondere a illazioni senza fondamento che mi vorrebbero in uscita da Italia Viva in sostegno di Giuseppe Conte". Così Giuseppe Luigi Cucca, vicepresidente di Italia Viva in Senato.
"Non voterei mai la fiducia a un Governo che punta a reggersi su voti raccogliticci, di persone che vorrebbero solo soddisfare ambizioni personali o familiari, altro che costruttori. A quei giornalisti un po’ troppo zelanti nel riportare le veline di Chigi rispondo nettamente che sono e resto al fianco di Matteo Renzi”.
11.24 - "Mentre il Governo è impegnato a cercare una spicciolata di senatori per avere una risicata maggioranza numerica al Senato fuori, nel Paese reale, ci sono altri numeri su cui il premier Conte dovrebbe prestare attenzione". Così Roberto Calderoli della Lega. "Secondo i calcoli dell’ufficio studi della CGIA di Mestre le perdite per il 2020 per il lockdown e le zone rosse per le attività produttive ammontano a circa 430 miliardi eppure i ristori stanziati dal Governo arrivano ad appena 29 miliardi, appena al 7% circa. Sempre secondo la CGIA sono a rischio 292 mila micro imprese con 1,9 milioni di addetti: il Governo è a conoscenza di questi numeri?".
11.15 - “Che qualcuno possa considerare il permanere del Conte bis come Governo di minoranza nonostante il reclutamento di qualche senatore sperduto è la misura di una perdita di contatto con la realtà della crisi, che necessita di un Governo forte e non esausto. Se Conte non avrà la maggioranza assoluta avrà il dovere politico di dimettersi". Lo scrive su Facebook il segretario di Più Europa, Benedetto Della Vedova. "E il Pd quello di accettare la sfida di un nuovo premier, una nuova maggioranza per due anni di governo riformatore ed europeista. E non per due anni di agonia che spalancherebbero la via ai nazionalisti guidati da Salvini e Meloni”.
10.39 - "La priorità non può essere un dibattito sulla crisi di governo, la priorità sono gli italiani". Lo ha dichiarato in un post su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.
10.29 - "Sei una persona di uno squallore umano incredibile". Così Clemente Mastella risponde al "pariolino Calenda" dopo il tweet in cui il leader di Azione ha raccontato di essere stato chiamato dal sindaco di Benevento per sondare un eventuale appoggio al premier Giuseppe Conte 'in cambio' del sostegno del Pd alla candidatura a sindaco di Roma.
"Ti ho telefonato per chiederti cosa facevi e mi hai detto che eri contro Renzi. Allora sei per il Pd? No, mi hai risposto: 'Il Pd mi dovrà scegliere per forza come candidato sindaco'. Poi hai aggiunto: Ne parlo. Quanto a me, non ho alcuna titolarità per parlare a nome del Pd. Sei rimasto quello che conoscevo all’epoca del Cis di Nola, che era il referente per le segnalazioni. Ruolo modesto, perché sei moralmente modesto”.
9.23 - "Comunque anche io ho avuto l’onore di una telefonata del simpatico Clemente. Una roba tipo tu appoggi Conte e il Pd appoggia te a Roma. Scarsa capacità di valutare il carattere degli uomini. O quanto meno il mio. #costruttori del nulla". Lo scrive il leader di Azione, Carlo Calenda, su Twitter.
"Ho riflettuto un giorno sul rendere pubblica una telefonata privata. E tuttavia - aggiunge Calenda - considero questa offerta un insulto personale e un dato politico rilevante per capire il quadro di degrado in cui versiamo. Ps. non ho motivo di pensare che il Pd fosse a conoscenza di quanto detto".
9.20 - "La nostra linea è chiarissima: non sosterremo un governo delle sinistre, non abbiamo nulla in comune con loro, abbiamo valori e progetti diversi. Siamo nel centrodestra e ci muoviamo di concerto come è sempre stato. A quanto risulta a me, non ci sono problemi fra i nostri senatori. Vengono corteggiati, certo, ma non mi sembra proprio che ci siano rischi di fughe". Lo dice Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, al Corriere della Sera.
8.43 - "Secondo me senza di noi non hanno i numeri, sono lontani da quota 161 al Senato. Hanno raccontato un loro auspicio come fosse la realtà". Lo dice Matteo Renzi al 'Messaggero'. "La strada della matematica si è chiusa. Suggerirei di tornare alla politica", aggiunge dicendo che il gruppo di Italia Viva al Senato è compatto. Si rimprovera qualcosa? "Ero sicuro che si provasse a risolvere con la politica, non con gli hashtag. Ma vedremo se c'è ancora tempo. Col senno di poi abbiamo fatto molti errori. Col senno di poi non avremmo dovuto fidarci di chi ci ha chiesto di non sfiduciare Bonafede, questo l'errore più grande".
8.20 - "Le parole non bastano e mi pare che i margini siano pressoché esauriti". Lo dice il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, a proposito di Italia Viva in un'intervista a Repubblica. "Iv deve prima spiegare i motivi della rottura, riconoscere l'errore politico e offrire garanzie che evitino recrudescenze". Ma questo "significherebbe rinunciare all'ambizione dichiarata come la ragione sociale di Iv alla sua nascita: fare al Pd ciò che Macron ha fatto al Partito socialista francese. Non si tratta di un passaggio che si può liquidare in pochi giorni e la crisi va risolta subito. Altrimenti, senza un chiarimento, il giorno dopo saremmo punto e a capo".
Si può aprire uno scenario diverso, con un premier del Pd? "No. E non perché il Pd non abbia uomini e donne in grado di guidare il Paese, ma perché questa maggioranza si regge su un punto di equilibrio. Farla saltare equivale a far saltare questa maggioranza e noi non ne vogliamo altre". Per Orlando "è evidente che si può evitare la crisi avendo un numero in più, ma non pensare di governare. Perciò il tema che si porrà un minuto dopo la fiducia, se ci sarà, è consolidare la maggioranza, siglare un nuovo patto di legislatura e lavorare alla ricostruzione di un campo con le forze che hanno dato segnali ma che non si sono ancora sentite di fare questo passo, pur volendo prendere le distanze dalla destra sovranista".