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Consulta e Csm, vince l'asse Pd-5stelle: eletti Sciarra e Zaccaria. Bariatti non ce la fa

Scontro in Fi tra le colombe, capeggiate da Gianni Letta e Denis Verdini e i falchi di Renato Brunetta. I due eletti: la professoressa indicata dal Pd /SCHEDA; l'avvocato voluto dai grillini /SCHEDA

Consulta e Csm, vince l'asse Pd-5stelle: eletti Sciarra e Zaccaria. Bariatti non ce la fa
06 novembre 2014 | 12.43
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Alla fine della giostra, Pd e M5S esultano mentre Forza Italia rimane con il cerino in mano. La ventunesima votazione del Parlamento in seduta comune sui giudici costituzionali e il Csm si conclude con la nomina del candidato Pd alla Consulta (Silvana Sciarra 630 voti) e di quello grillino al palazzo dei Marescialli (Alessio Zaccaria), lasciando il partito di Silvio Berlusconi a bocca asciutta, per colpa delle forti divisioni interne. Ancora una volta, raccontano, Forza Italia si sarebbe trovata a fare i conti con veti incrociati, veleni e sospetti, legati a vecchi rancori, pronti a emergere in ogni occasione importante.

Si sarebbe riproposto il braccio di ferro tra le colombe renziane, in testa Gianni Letta (vero dominus della 'pratica Consulta') e Denis Verdini (principale sponsor del patto del Nazareno), e i 'falchi' (tra questi spicca Renato Brunetta) molto determinati a contrastare l'asse filogovernativo, in nome di un'opposizione più netta, anche sulle riforme. ''Il Nazareno non si trasformi in un 'Nazarenzi', avverte oggi 'il Mattinale', il 'foglio brunettiano'.

Un braccio di ferro, riferiscono, che viene da lontano, trasformatosi in vero e proprio scontro in questi ultimi giorni di frenetiche trattative sulla 'rosa' da portare all'esame di palazzo Grazioli prima e al tavolo di palazzo Chigi poi. Al punto di arrivare al sacrificio in zona Cesarini del candidato scelto proprio da Fi, Stefania Bariatti (dopo aver incassato l'ok dello stesso Berlusconi), che non raggiunge il quorum di 570 voti e si ferma a 493. A pesare sulla mancata nomina della Bariatti, si apprende da fonti azzurre, sarebbero state le numerose assenze in casa Fi (45 tra senatori e deputati). Alla base di tutto, dunque, ci sarebbero i soliti problemi di corrente, con un partito che appare sempre più frammentato nei momenti più delicati.

"Credo che oggi ci siano le condizioni per arrivare a eleggere i due giudici della Consulta e il consigliere laico del Csm. Il percorso sullo Sblocca Italia non intacca queste nomine". aveva detto il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, rispondendo ai cronisti a margine del congresso del notariato. "Le opposizioni continuano a fare le opposizioni, si può discutere sui modi e sui toni ma gli accordi istituzionali sulle nomine sono un'altra cosa", ha aggiunto.

No dai cinquestelle alla Bariatti - "Si apprende dalle agenzie che oggi Forza Italia voterà la professoressa Stefania Bariatti per la Consulta. Un modo di fare che non rientra nel metodo a cinque stelle della trasparenza e della onesta condivisione. Manca l'ufficialità e anche se ci fosse stata sono fuori tempo massimo". Lo dice il deputato del M5S Danino Toninelli in un post su Facebook. "Se ne avessimo avuto il tempo, avremmo valutato questo nome come abbiamo fatto con tutti gli altri, al contrario di quanto il Pd e Fi hanno fatto con i nostri candidati, condivisi ufficialmente e pubblicamente fin dall’11 giugno -prosegue l'esponente del M5S-. Sembra che il Pd la voterà a scatola chiusa, come avrebbe votato chiunque altro, in cambio del voto di Fi per il suo candidato".

Ma anche Forza Italia punta i piedi sul Csm e vota scheda bianca per il candidato grillino a palazzo dei Marescialli. Il cambio di rotta in extremis del partito azzurro, raccontano, è una mossa per rispondere a M5S che minaccia di non sostenere il nome di Fi alla Consulta, Stefania Bariatti.

Consultazioni online - La 'base' M5S ha scelto: sì a Silvana Sciarra come giudice della Corte costituzionale. E' il responso del voto on line, cominciato ieri e chiuso oggi alle 12, al quale hanno preso parte 17.746 iscritti certificati e di questi l'88% ha votato a favore della nomina di Silvana Sciarra "Grazie a tutti coloro che hanno partecipato -si legge sul blog di Beppe Grillo- il M5S a giugno aveva proposto 4 nomi in maniera trasparente per la Corte Costituzionale. Questi nomi non sono neppure stati presi in considerazioni dai partiti. Dopo 20 votazioni fallite a causa dell'insistenza sul nome di Violante, poi ritirato grazie al M5S, i partiti hanno ripiegato su Silvana Sciarra, che a differenza di Violante ha i requisiti costituzionali richiesti per fare il giudice della Consulta".

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