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Caso Artem Uss, avviata azione disciplinare su giudici Milano

L'atto del ministero della Giustizia. Domani informativa urgente del ministro alla Camera. Anm: "Nordio non può sindacare valutazione giudici"

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19 aprile 2023 | 10.02
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Informativa urgente del ministro Carlo Nordio, domani 20 aprile alle 14.00 alla Camera, sul caso Artem Uss. Il Guardasigilli ha infatti concluso tutti gli accertamenti necessari. I giudici della quinta sezione penale della corte d'Appello di Milano, i quali hanno firmato l'ordinanza con cui il 25 novembre scorso sono stati concessi i domiciliari con braccialetto elettronico all'imprenditore russo, hanno intanto ricevuto ieri - da quanto si apprende da fonti giudiziarie - l'atto di avvio dell'azione disciplinare a loro carico del ministro della Giustizia. Il documento con cui il Ministero ha avviato il procedimento disciplinare, che deve passare anche attraverso la presidenza della corte d'Appello, oltre che per la procura generale della Cassazione, è stato dunque notificato. I giudici nei confronti dei quali è stata promossa l'azione disciplinare, per una "grave e inescusabile negligenza" nella concessione dei domiciliari, sono Monica Fagnoni, Micaela Curami e Stefano Caramellino.

"Una regola fondamentale della materia disciplinare, immediata traduzione del principio della separazione dei poteri, è che il ministro e il Consiglio superiore della magistratura non possono sindacare 'l’attività di interpretazione di norme di diritto e quella valutazione del fatto e delle prove'. Sarebbe assai grave se questo limite, argine a tutela della autonomia e della indipendenza della giurisdizione, fosse stato superato. Mi auguro, ovviamente, che così non sia". Così il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Santalucia, commenta la notizia dell'azione disciplinare. "Non conoscendo i contenuti dell’iniziativa del ministro e basandomi soltanto su notizie di stampa, posso fare solo considerazioni di carattere generale", premette Santalucia.

La richiesta del ministro della Giustizia, per la sezione di Milano dell'Associazione nazionale magistrati è "gravemente lesiva delle prerogative costituzionali che presidiano l'esercizio della giurisdizione: in modo sin qui inedito il potere politico, per ragioni attinenti la volontà di distogliere l’attenzione dalle criticità nella gestione da parte del Governo di una richiesta di estradizione, promuove un’azione disciplinare sindacando il merito di una decisione ampiamente motivata dai giudici".

La Giunta dell'Anm di Milano "Nell’esprimere la più profonda solidarietà ai colleghi coinvolti in questa sconcertante vicenda, condanna fermamente l’iniziativa intrapresa dal ministro della Giustizia, che utilizza l’azione disciplinare per mascherare inadeguatezze delle amministrazioni coinvolte e per tentare di condizionare l’esercizio della giurisdizione". Per discutere delle prossime iniziative da intraprendere è convocata per oggi, alle ore 17, un'assemblea straordinaria della sezione di Milano.

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