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Bibbiano, il vice sindaco: "Ora qualcuno dovrebbe chiedere scusa"

Paola Tognoni all’indomani della riconferma del centrosinistra e di Stefano Bonaccini in Emilia Romagna: "Sempre sentito il sostegno dei cittadini"

(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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27 gennaio 2020 | 12.17
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Dall’inviata Sara Di Sciullo - "Ora qualcuno dovrebbe chiedere scusa". Lo afferma all’Adnkronos Paola Tognoni, vice sindaco di Bibbiano, il paese finito al centro dell’inchiesta ‘Angeli e Demoni’ sul sistema degli affidi e poi divenuto teatro simbolo della campagna elettorale leghista, all’indomani della riconferma del centrosinistra e di Stefano Bonaccini in Emilia Romagna. "Continuiamo a lavorare, abbiamo tenuto un profilo basso e non abbiamo reagito per scelta alle provocazioni", ha continuato Tognoni sottolineando però che "ora qualcuno dovrebbe chiedere scusa".

Per Tognoni, i dati elettorali delle regionali in Emilia Romagna che vedono una forte affluenza e il Pd primo partito a Bibbiano “sono la conferma di quello che sapevamo e sentivamo girando per il paese tutti i giorni. È un attestato dei cittadini nei nostri confronti”. “Il nostro intento era continuare a lavorare, il motivo per cui siamo stati eletti dai cittadini - sottolinea- Abbiamo sentito il sostegno dei cittadini e abbiamo continuato ad amministrare il comune rispettando le scadenze”.

Alla domanda se in questi mesi il piccolo comune reggiano guidato dal sindaco dem Andrea Carletti, tra gli indagati, si fosse sentito abbandonato dal Pd, Tognini ha risposto: "Non da tutto il Pd, ma in parte sì". "Le Sardine e Bibbiano hanno fatto la differenza. Le sardine hanno risvegliato la coscienza. Ora non ci auguriamo di cadere nell’oblio ma di ritrovare la serenità per lavorare. E, dopo mesi di silenzio, un po di riscatto sì...", spiega Tognoni, che poi rivela: la piazza della Lega a Bibbiano "ci ha fatto molto male, è stata una giornata difficilissima per un Paese come Bibbiano, ho visto cittadini piangere. Le parole dette sul palco, il cartello 'Giù le mani dai bambini'... ci ha fatto male. Hanno davvero esagerato ma ora tutte quelle esagerazioni si ritorcono contro". Una piazza diversa da quella delle Sardine. "Lì ci stavano i cittadini, è stata una serata democratica, hanno ascoltato", ha dichiarato.

Sulla stessa line Stefano Bonaccini: "Solo chi non conosce l'Emilia-Romagna può permettersi di andare in un paese, una comunità di 10.000 persone e offenderle dalla mattina alla sera, perché questo hanno fatto. Hanno messo al pubblico ludibrio una comunità di gente perbene non sapendo suddividere le responsabilità di qualcuno, che se ci sono vanno colpite in maniera esemplare fino in fondo, dalla retorica per cui sembrava una comunità fatta tutta di orchi".

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