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Atreju, spunta Giambruno. La Russa contro Pd e M5S su premierato

L'improvvisata dell'ex compagno della premier Giorgia Meloni segna la seconda giornata della kermesse di Fratelli d'Italia

Atreju, spunta Giambruno. La Russa contro Pd e M5S su premierato
15 dicembre 2023 | 21.25
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L'improvvisata di Andrea Giambruno, ex compagno della premier Giorgia Meloni, segna la seconda giornata di Atreju, che in programma aveva due tra i temi più sentiti del momento. Da prima la giustizia e la sua riforma, in un panel dove è intervenuto il ministro Carlo Nordio, che ha avuto in Matteo Renzi un interlocutore spesso in linea ("lei è un gentiluomo", ha detto l'ex premier al guardasigilli). E poi anche focus sul tema del premierato, dove hanno partecipato il presidente del Senato, Ignazio La Russa, la ministra Elisabetta Casellati che firma il ddl di riforma costituzionale e l'ex presidente della Camera, Luciano Violante.

Violante ringrazia per l'invito, sottolineando l'importanza del dialogo, non rinunciando a bocciare il ddl: "Da parte mia c'è un profondo e rispettoso dissenso, sia per quello che manca, sia per quello che c'è. Nessun paese al mondo ha questo sistema". La Casellati, madre del ddl elenca i vantaggi per la stabilità del sistema, assicurando che si tratta di un testo "di mediazione con opposizione e sindacati" su cui dice ancora "che non si potrà modificare certo l'elezione diretta del premier".

Più duro invece Ignazio La Russa che raccoglie applausi quando dice che c'è chi non vuole cambiare nulla, lasciare immutate le cose "lo vuole chi ha avuto il potere senza vincere le elezioni", quasi rammaricandosi di non aver fatto da soli, magari con l'elezione diretta del capo dello Stato, come da programma di centrodestra. "Pensare di avere i voti dei due terzi dei parlamentari per approvare la riforma è vana speranza", dice ancora la seconda carica dello Stato.

Alle parole di La Russa fanno eco le due ore di silenzio di Giambruno, che si fa vedere anche ai dibattiti e sempre serio, sorride solo quando qualcuno dice all'ex ministro dem Cesare Damiano, tra i relatori al tavolo sul lavoro, che lo hanno chiamato perché "serviva uno di sinistra".

Quella di Giambruno è stata una sorpresa per tutti: prima appare alle spalle di Arianna Meloni dispensando un baciamani nei confronti della sorella del premier colta all'improvvisa, in un incontro che poi dirà essere stato "inaspettato e che però mi ha fatto piacere, lui viene sempre ad Atreju ed è il padre di mia nipote". A Giambruno invece non gli scuciono una parola i giornalisti che lo marcano stretto, meglio va ai passanti che gli chiedono un selfie in cui accenna a un sorriso.

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