"Davanti al giudice del lavoro per comportamento antisindacale - annuncia il responsabile Romagnoli - Siamo esclusi dalla possibilità di convocare assemblee". L'Istituto: "Pronti a correggere l'errore"
L'Usb dell'Inps è pronta a denunciare l'Istituto per comportamento antisindacale. Ad annunciarlo è il responsabile dell'Unione sindacale di base Luigi Romagnoli, in un'intervista ad Adnkronos/Labitalia, nella quale anticipa le mosse del sindacato per "tutelare i nostri diritti di secondo sindacato per rappresentatività dopo la Cisl all'interno dell'Istituto". "Lo scorso 18 aprile - racconta Romagnoli - è stato firmato in Inps un protocollo sulle relazioni sindacali tra l'amministrazione e i sindacati Cgil-Cisl-Uil-Confintesa-Confsal Unsa-Flp che all'articolo 10 comma 3 prevede la possibilità di indire assemblee sindacali tra il personale solo per quei sindacati che hanno firmato il contratto integrativo Inps e per la Rsu 'unitariamente intesa'. E' un tentativo di farci fuori dall'Inps, nonostante siamo il secondo sindacato per rappresentatività, e quindi abbiamo scritto agli organi centrali dell'Istituto sottolineando che, se il protocollo non verrà modificato entro il 2 maggio, denunceremo l'Inps per comportamento antisindacale e chiameremo in causa anche la responsabilità dei sindacati che hanno firmato il protocollo".
E Romagnoli spiega come si è arrivati quasi al punto di rottura con l'Istituto. "Noi, non avendo firmato il contratto collettivo delle funzioni centrali - spiega - perché non ci piaceva, siamo esclusi dal tavolo per la contrattazione integrativa proprio per una norma contenuta nel contratto sulle funzioni centrali". "E quindi - prosegue - non abbiamo potuto firmare l'integrativo e sulla base della norma prevista dal protocollo sulle relazioni sindacali siamo esclusi dalla possibilità di convocare assemblee". E il sindacato già all'indomani della firma del protocollo ne ha chiesto la modifica ai vertici dell'Istituto. "Appena abbiamo saputo della cosa, il 19 aprile - racconta Romagnoli - ho chiamato il presidente Tridico che ha interessato della cosa il capo del personale dell'Istituto. Questi ha risposto che si trattava di una piccolezza, un refuso, e che sarebbe stato subito corretto. Ma oggi siamo al 29 aprile e nulla è stato fatto e quindi abbiamo fatto partire una lettera agli organi centrali per chiedere entro il 2 maggio la modifica. Altrimenti, denunceremo l'Istituto al giudice del lavoro per comportamento antisindacale".
Come si legge nella lettera inviata dal sindacato ai vertici dell'Istituto, secondo l'Usb, "un accordo integrativo di Ente non può intervenire su norme di rango superiore, che prevedono che le assemblee possano essere convocate dalle organizzazioni sindacali rappresentative e dalla Rsu, senza ulteriori vincoli". "Si evidenzia, infine, che il suddetto protocollo disciplina parti del Ccnl Funzioni Centrali che a parere della scrivente sarebbero dovute essere inserite nel contratto integrativo Inps 2018, che ha recepito la parte normativa del contratto collettivo sottoscritto il 12 febbraio 2018. Su questo si fa riserva di ulteriori approfondimenti".
LA REPLICA DELL'INPS - L'Inps precisa di essere pronta a correggere l'errore. "Con riferimento a quanto dichiarato all’agenzia stampa Adnkronos/Labitalia da Luigi Romagnoli, responsabile dell’Unione Sindacale di Base (Usb) dell’Inps, si precisa che la questione sollevata - si legge in una nota - è già stata discussa nel corso di un incontro con il presidente dell’Istituto Pasquale Tridico, come del resto confermato dallo stesso Romagnoli. Come già chiarito dal presidente Tridico e come confermato dagli approfondimenti successivi all’incontro, nella disposizione che escluderebbe il sindacato Usb dalla possibilità di indire assemblee è presente un errore materiale, che l’amministrazione si è impegnata prontamente a correggere". "La versione corretta del refuso - conclude la nota dell'Inps - è stata sottoposta alla firma delle altre organizzazioni sindacali e già firmata da tre di loro. Considerando le giornate festive c’è stato un comprensibile, seppur piccolo, ritardo".
Oggi, spiega l'Usb in una nota, "si è tenuto un confronto di un’ora e mezza tra una delegazione dell’Unione sindacale di base e il presidente indicato dell’Inps Tridico accompagnato da alcuni dirigenti dell’ente". La discussione "ha anche riguardato i difficili rapporti sindacali interni all’Istituto dove la Usb, secondo sindacato a livello nazionale per numero di iscritti, è oggetto di discriminazione per non aver sottoscritto il Ccnl, tra l’altro ormai scaduto da tempo". "Per la prima volta dopo molti anni la Confederazione Usb ha trovato un’interlocuzione con la presidenza dell’Istituto attenta e disponibile a prendere atto dei problemi posti all’evidenza del confronto; ci auguriamo - conclude il sindacato - che questa disponibilità si trasformi al più presto in soluzioni ai problemi posti".