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Industria: con Renzi Philip Morris inaugura nuovo stabilimento a Valsamoggia

L'impegno per le popolazioni terremotate. I commenti: ceo Andrè Calantzopoulos; il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, il presidente Unindustria Bologna Alberto Vacchi

L'inaugurazione dello stabilimento Philip Morris
L'inaugurazione dello stabilimento Philip Morris
23 settembre 2016 | 18.56
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E' una delle piu grandi fabbriche costruite ex novo in Italia negli ultimi vent'anni. A Valsamoggia, in provincia di Bologna, è stato inaugurato oggi alla presenza del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il nuovo stabilimento di Philip Morris International per la produzione su larga scala di heatstick, le ricariche di tabacco per iQos, un prodotto che la multinazionale ha definito "a potenziale rischio ridotto". Il sito produttivo, realizzato in venti mesi su una superficie di circa 310mila metri quadrati (oltre 40 campi da calcio), impiega attualmente circa trecento persone e, a pieno regime, arriverà ad occuparne fino a seicento. E' frutto di un investimento pianificato di circa 500 milioni di euro, che sono serviti per la costruzione e l'equipaggiamento dello stabilimento di Valsamoggia e dell'impianto pilota di Zola Predosa.

"La nostra ambizione è quella di guidare un cambiamento su larga scala per assicurare che i prodotti a potenziale rischio ridotto sostituiscano in via definitiva le sigarette con l'obiettivo di ridurre significativamente i rischi per i fumatori adulti", ha affermato il ceo di Philip Morris International, André Calantzopoulos, presente alla cerimonia. "Questa fabbrica - ha aggiunto - è il primo passo verso un cambio di paradigma nel nostro settore". La sua realizzazione ha avuto un impatto positivo sul territorio, con 450 persone attive ogni giorno in cantiere e oltre 200 imprese coinvolte, per la maggior parte italiane.

Secondo Eugenio Sidoli, presidente e ad di Philip Morris Italia, "questo investimento è il frutto del know-how e dell'eccellenza operativa sviluppati nel nostro stabilimento di Zola Predosa e, più in generale, sul territorio bolognese. Un'occasione per l'Italia e per questa terra, che ci ha accolti con entusiasmo". A pieno regime, l'impianto produrrà 30 miliardi di heatstick all'anno e servirà a soddisfare la domanda internazionale dei Paesi dove iQos è commercializzato. Inizialmente lanciato a Milano e Nagoya (Giappone), il nuovo dispositivo di Philip Morris è disponibile in altri otto Paesi oltre all'Italia ed entro l'anno l'obiettivo della multinazionale è quello di estenderne la vendita in altre città per un totale di venti mercati a livello globale.

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha poi ringraziato la multinazionale Philip Morris durante la cerimonia di inaugurazione dello stabilimento di Valsamoggia per l'investimento portato in Italia, pari a circa 500 milioni di euro. "Aspettiamo i prossimi", ha detto. "L'Italia, forte del suo passato, ha una disperata voglia di futuro". Il comparto del tabacco, ha detto che oggi "crea posti di lavoro, è anche una scommessa sulla qualità della vita. In Giappone circa un milione di persone sono passate al 'fumo responsabile' e questo è un fatto positivo. ha detto ancora all'inaugurazione del nuovo stabilimento della Philip Morris che svilupperà prodotti a potenziale rischio ridotto.

"Garantiamo come Governo e come autorità - ha chiarito - la massima attenzione perché nel rispetto delle regole ci sia una grande spinta alla qualità e alla ricerca scientifica".

"Il primo pensiero -ha ricordato il premier Renzi- va alle donne e agli uomini che hanno costruito la fabbrica della Philip Morris. Va agli amministratori territoriali, al sindaco di Valsamoggia, Daniele Ruscigno, al presidente della Regione, Stefano Bonaccini e, come abbiamo ricordato in occasione della posa della prima pietra, va a Giacomo Venturi (il vicepresidente della Provincia scomparso nel 2014, ndr). Se Italia fa quello che sa fare le cose accadono". "L’ultima pietra è la più importante -ha aggiunto- ma è più importante la prossima, fatta di passione e investimenti per il futuro, di qualità e responsabilità, una pietra che mi piace pensare abbia i tre colori della nostra bandiera. Il made in Italy di qualità, lavoro e vita, che ci teniamo stretti".

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