Ue monitora: "Bassa trasmissibilità senza contatti stretti"
La Commissione Europea "monitora con molta attenzione" la situazione relativa alla diffusione in Europa di casi di vaiolo delle scimmie e resta in "stretti contatti" con gli Stati membri, ma si tratta di un virus caratterizzato da una "bassa trasmissibilità" tra le persone in assenza di "contatti stretti". Lo spiega il portavoce per la Salute Stefan de Keersmaecker, durante il briefing con la stampa a Bruxelles.
La Commissione, dice de Keersmaecker, resta in "stretto contatto con gli Stati membri nel comitato per la sicurezza sanitaria, che si è incontrato questa settimana e che si rincontrerà martedì prossimo. Il comitato si riunirà regolarmente per monitorare questa epidemia, per assicurare un flusso di informazioni regolare tra la Commissione, l'Ecdc e gli Stati membri".
"Questi incontri - continua - hanno luogo con la collaborazione dell'Ecdc, che ha pubblicato ieri un primo rapporto sull'epidemia, con indicazioni sulla trasmissibilità e l'origine, con raccomandazioni per il personale sanitario e per le persone. E' bene sottolineare che il virus di vaiolo delle scimmie ha una trasmissibilità media tra gli umani".
"La probabilità di una trasmissione del virus attraverso un contatto stretto, per esempio tramite l'attività sessuale, è considerata elevata - ricorda il portavoce - ma la probabilità di trasmissione tra individui senza un contatto stretto è considerata bassa. L'Ecdc è molto più qualificato di noi per dare una visione scientifica. All'inizio della prossima settimana pubblicherà un Risk Assessment con ulteriori informazioni per gli Stati membri".