In questo momento si stanno valutando i dati iniziali che i produttori di vaccini a mRna hanno inviato per la revisione
"Stiamo attualmente lavorando per avere l'approvazione di vaccini anti-Covid adattati a settembre". E' questa l'intenzione dell'Agenzia europea del farmaco Ema, secondo quanto comunicato da Marco Cavaleri, responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici Covid-19 dell'Ema, oggi durante il briefing periodico con la stampa.
Cavaleri ha ricordato che in questo momento si stanno valutando i dati iniziali che i produttori di vaccini a mRna hanno inviato per la revisione. Ma allo stesso tempo l'Ema è "in stretto contatto con i produttori di vaccini basati anche su piattaforme diverse dall'mRna", ha spiegato l'esperto riferendosi "in particolare" ai "vaccini proteici adiuvati".
Per i futuri vaccini anti-Covid "potremmo essere in grado di spostarci verso un quadro simile a quello" attualmente usato "per i vaccini antinfluenzali, che non richiede la presentazione di dati clinici prima dell'approvazione del vaccino aggiornato annualmente", la prospettiva evidenziata come plausibile da Cavaleri.
"In che misura i dati clinici dovrebbero essere presentati a supporto dell'approvazione di vaccini anti-Covid adattati è in discussione. Al momento i dati sono ancora raccolti dai trial clinici in corso con i vaccini Omicron sperimentali. Abbiamo bisogno di rivedere attentamente tutti i dati emergenti, clinici e non, per capire meglio l'impatto che i cambiamenti nella composizione dei vaccini hanno sulla performance clinica", ha spiegato Cavaleri. "Le discussioni dei nostri esperti su questo sono ancora in corso e la direzione che prenderemo dipenderà dalla forza dei dati che riceveremo. In ogni caso, avremo bisogno di prove del mondo reale per comprendere l'impatto che i vaccini aggiornati avranno sulla protezione delle persone da infezioni e malattie gravi in autunno e in inverno, e quanto tempo potrebbe durare questa spinta" dell'effetto-scudo, ha puntualizzato l'esperto.
E' questa una fase di riflessioni e valutazioni per il futuro. "L'Ema - ha riferito Cavaleri - sta lavorando a stretto contatto con l'Ecdc", Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, "con l'Autorità Ue per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie Hera, e le autorità sanitarie pubbliche nazionali, per identificare i migliori approcci alla vaccinazione e affrontare potenziali nuove ondate di infezioni Covid