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Ucraina, von der Leyen a Xi: "Serve pace giusta"

"Ci aspettiamo che Cina non dia armi a Russia"

(Foto Afp)
(Foto Afp)
06 aprile 2023 | 14.48
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Per l'Ucraina "vogliamo che sia ripristinata una pace giusta" e per questo "occorre che la Russia metta fine all'invasione e ritiri le sue truppe" dal territorio ucraino. I principi della "sovranità" e della "integrità territoriale sono previsti dallo statuto della Nazioni Unite, che entrambi sosteniamo appieno". A sottolinearlo la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a Pechino al tavolo del summit a tre con il presidente cinese Xi Jinping e con il presidente francese Emmanuel Macron, il cui inizio è stato trasmesso dai servizi audiovisivi dell'Ue. "Vengo qui per discutere con lei di persona, presidente Xi. Non vedo l'ora di discutere di questi temi insieme con il presidente Macron e di come affrontare al meglio le sfide che abbiamo davanti", ha sottolineato.

"Contiamo sul fatto che la Cina non fornisca alcun equipaggiamento militare alla Russia, direttamente o indirettamente, perché sappiamo tutti che armare l'aggressore sarebbe contro il diritto internazionale", ha affermato quindi la presidente della Commissione europea. Se Pechino dovesse armare la Russia "ciò danneggerebbe i nostri rapporti in modo significativo".

La Cina "è un membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite: ha una grande responsabilità nell'usare la sua influenza, in un'amicizia costruita nei decenni con la Russia. Contiamo su Pechino perché eserciti davvero questa responsabilità e sia molto chiara nel suo messaggio" a Mosca sulla guerra in Ucraina, ha poi sottolineato von der Leyen. La Cina, ha aggiunto, "ha una responsabilità molto particolare" e dovrebbe "usare la sua influenza" sulla Russia per ottenere "sviluppi positivi" in Ucraina.

L'incontro di oggi è "l'opportunità per un dialogo costruttivo e franco. L'Ue e la Cina hanno relazioni estese e complesse: come le gestiamo sarà un fattore determinante per la prosperità economica futura. Per questo non considero il decoupling, lo sganciamento dalla Cina, come una strategia praticabile o desiderabile", ha sottolineato la presidente della Commissione europea. "Parimenti - ha continuato - vedo un certo numero di rischi che l'Europa deve affrontare, quindi nell'attuale contesto geopolitico è più importante che mai che ci parliamo e che teniamo aperte le linee di comunicazione".

Durante l'incontro con il presidente cinese "l'ho incoraggiato a contattare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. So che Zelensky lo ha chiesto pubblicamente. E' stato interessante sentire che il presidente Xi ha reiterato la sua volontà di parlargli, al momento opportuno e quando ci saranno le giuste condizioni. Penso che questo sia un elemento positivo", ha riferito Von der Leyen.

L'Unione europea e la Repubblica popolare cinese sono "grandi partner commerciali: l'Ue è il maggior mercato di esportazione per la Cina, mentre la Cina è il nostro terzo mercato. Mentre dobbiamo affrontare alcuni squilibri nei nostri rapporti economici, la Cina e l'Ue devono cooperare strettamente sulle sfide globali più urgenti: cambiamento climatico, minacce nucleari, salute, stabilità finanziaria e altre", ha detto ancora von der Leyen aggiungendo: "Il nostro futuro dipende da questo, come grandi economie sullo scenario globale la Cina e l'Ue hanno entrambe la responsabilità di sostenere e di migliorare l'ordine internazionale basato sulle regole, sulla base dello statuto dell'Onu".

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