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Ucraina, Tajani: "Ottime relazioni con Italia, è un Paese amico"

Il ministro degli Esteri: "Sistema Samp-T arriva quanto prima, ancora qualche settimana"

(Afp)
(Afp)
20 febbraio 2023 | 13.55
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L'Italia con l'Ucraina ha "ottime relazioni", è "un Paese amico". Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles. "Il presidente del Consiglio - ricorda - sarà presto a Kiev, per incontrare Volodymyr Zelensky: noi siamo impegnati a fare tutto ciò che è possibile perché non ci sia la sconfitta dell'Ucraina, ma ci possa essere la difesa del territorio di quel Paese, per poi arrivare ad un accordo di pace".

"Noi sosteniamo la sua candidatura ad essere membro dell’Unione Europea - prosegue Tajani - vogliamo essere protagonisti della fase della ricostruzione. Abbiamo già deciso di organizzare un grande evento in Italia, per coinvolgere il maggior numero possibile di imprese".

"Stiamo lavorando - continua - con altri ministri del governo, al fine di dare un messaggio chiaro che il presidente del Consiglio riferirà a Volodymyr Zelensky, della voglia dell’Italia di essere protagonista della ricostruzione di questo Paese, che sarà parte del mercato interno dell’Unione Europea. Le relazioni tra Italia e Ucraina sono ottime", ribadisce.

CINA - L'Italia si augura che la Cina riesca a spingere la Russia a "sedersi al tavolo della pace" con l'Ucraina, dice Tajani. "Aspettiamo di conoscere - afferma - i dodici punti del progetto di pace della Repubblica Popolare Cinese. Lo valuteremo. Ci auguriamo che vada nella giusta direzione, che i cinesi si muovano nella direzione di spingere la Federazione Russa a fermare l’aggressione, a sedersi a un tavolo della pace. Invece di dare informazioni militari alla Federazione Russa, chiediamo alla Cina di aiutare la Russia affinché si sieda al tavolo della pace".

"C'è chi dice", ricorda Tajani, che la Cina collabori con la Russia "attraverso informazioni via satellite", mentre altri sostengono che "sono pronti a inviare armi. Io mi auguro che non facciano né una cosa, né l’altra, ma che spingano la Russia a sedersi al tavolo della pace insieme all’Ucraina. Questo è il ruolo che può svolgere concretamente la Repubblica Popolare Cinese".

"E' quello che con il presidente Sergio Mattarella abbiamo detto al capo della diplomazia cinese Wang Yi, durante gli incontri che abbiamo avuto a Roma. Mi auguro che ci ascolti", afferma Tajani.

SAMP-T - Il sistema missilistico di difesa contraerea Samp-T arriverà in Ucraina entro "qualche settimana" dice il ministro degli Esteri a margine del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles. Durante la riunione, riferisce, si è "parlato del bisogno di munizioni" dell'Ucraina. "E' stato chiesto ai vari Paesi di anticipare" le consegne di armi, "ma si può anche fare attraverso appalti".

Quello della fornitura di munizioni a Kiev, prosegue, "è un problema che l’Alto Rappresentante Josep Borrell ha sollevato e che affronteremo con i ministri della Difesa. Vedremo come poter sostenere nel modo migliore l’Ucraina". Una delle proposte è acquistare armi in comune come si è fatto con i vaccini anti Covid: "Vedremo come si andrà avanti in questa direzione - afferma Tajani - il dialogo è aperto, il confronto è aperto. Noi abbiamo il voto del Parlamento, che autorizza il governo italiano a inviare materiale anche militare: il sesto pacchetto è già in fase di perfezionamento dell’invio".

"Abbiamo informato il Copasir, insieme al ministro Guido Crosetto, quindi è tutto perfezionato, il decreto è già stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Il materiale sta arrivando: poi il sistema Samp-T arriverà quanto prima in Ucraina". Ma "dobbiamo farlo insieme ai francesi", dato che il sistema viene prodotto dal consorzio italofrancese Eurosam, "quindi ci vorrà ancora qualche settimana".

ONU - Il titolare della Farnesina preannuncia poi che "all'assemblea delle Nazioni Unite presenteremo, su spinta dei Paesi occidentali, un documento. Stiamo raccogliendo le firme e concludendo il testo: sarà un messaggio importante di solidarietà all'Ucraina, finalizzato poi alla pace, che verrà approvato nella sede prestigiosa delle Nazioni Unite. Nell'anniversario dell'invasione da parte della Russia una voce forte si leverà da New York".

TUNISIA - A margine del Consiglio a Bruxelles, Tajani parla anche della Tunisia. "C'è una situazione molto complicata in Tunisia. Il tema Tunisia sarà sicuramente un punto fondamentale del prossimo Consiglio Affari Esteri" sottolinea il vicepremier. "Porremo il problema, ritengo, anche nel Consiglio Giustizia e Affari Interni - aggiunge - perché rischia di essere sempre più preoccupante la situazione tunisina, con rischi anche per i flussi migratori sempre crescenti. Questo non può essere un problema solo italiano, deve essere un problema europeo".

"Sono intervenuto durante la riunione - prosegue Tajani - per sollevare la questione della Tunisia, chiedendo che sia formalmente messo come punto principale, perché la questione deve essere affrontata a livello europeo. Ho sollevato politicamente il problema, in modo che tutti i Paesi sappiano che c’è questa emergenza. Ho parlato poi con l'Alto Rappresentante Josep Borrell in dettaglio e domani lo richiamerò, per vedere cosa si può fare e cosa può fare il Servizio Esterno dell'Unione Europea".

"Stiamo monitorando passo passo ciò che accade, perché serve un’azione europea. Borrell si è dimostrato disponibile a confrontarsi con noi e a trovare delle soluzioni, anche andando in Tunisia per vedere cosa fare per bloccare questi flussi migratori, che sono per l’Italia molto, molto preoccupanti", conclude Tajani.

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