Il presidente ucraino ha accusato i comandanti russi di "follia" per i tentativi di assumere il controllo della città orientale di Bakhmut
"Il numero totale degli elicotteri russi abbattuti si sta già avvicinando ai 250. Gli occupanti hanno già perso una quantità di equipaggiamento – aerei e altro – di cui la maggior parte degli eserciti del mondo semplicemente non dispone. La Russia non sarà in grado di recuperare queste perdite. Ringrazio tutti i nostri combattenti per una così graduale ma irreversibile smilitarizzazione del nemico". Così, nel consueto intervento notturno, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Zelensky ha poi accusato i comandanti russi di "follia" per i tentativi messi in atto per assumere il controllo della città orientale di Bakhmut. "È qui che la follia del comando russo si manifesta in modo più evidente", ha dichiarato Zelensky nel suo discorso notturno da Kiev. "Giorno dopo giorno, da mesi, portano la gente a morire, concentrando sul posto la massima intensità di colpi di artiglieria".
La città si trova nella regione di Donetsk ed aveva una popolazione di 70.000 abitanti prima della guerra. Per mesi è stata al centro degli attacchi russi. Secondo quanto riferito da Oleksiy Arestovych, consigliere di Zelensky, un giorno - nel corso della sola mattinata - le forze russe hanno lanciato otto attacchi separati su Bakhmut e sono state respinte ogni volta.
Nonostante gli intensi attacchi - ha voluto sottolineare Zelensky - le forze ucraine, che ha salutato come "eroi" - stanno tenendo le loro posizioni: stanno "rafforzando le nostre posizioni ovunque al fronte, riducendo le capacità degli occupanti, distruggendo la loro logistica e spianando la strada all'annuncio di buone notizie per l'Ucraina".