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Ucraina, Russia: "Pronti a negoziare sia con Kiev che con l'Europa"

Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov: "Ma interromperemo le azioni militari solo se l'esito soddisferà la parte russa"

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov - (Afp)
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov - (Afp)
24 febbraio 2025 | 10.39
LETTURA: 3 minuti

La Russia è pronta a negoziare sull'Ucraina, ma interromperà le azioni militari solo se l'esito soddisferà la parte russa. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in una conferenza stampa al termine dei colloqui con il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan.

"Siamo pronti a negoziare sia con l'Ucraina che con l'Europa, con qualsiasi rappresentante che in buona fede voglia contribuire al raggiungimento della pace, ma interromperemo le azioni militari solo quando questi negoziati produrranno un risultato fermo e sostenibile che soddisfi la Federazione Russa", ha affermato il ministro, nel giorno in cui ricorre il terzo anniversario dell'inizio del conflitto.

"Gli europei continuano sulla strada delle sanzioni, sulla strada della convinzione della necessità di continuare la guerra", ha detto dal canto suo ai giornalisti il ​​portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "Questa convinzione degli europei - ha aggiunto - è completamente in contrasto con la mentalità di trovare una soluzione sull'Ucraina, come stiamo facendo ora con gli americani".

Turchia: "Negoziati coinvolgano sia Kiev sia Mosca"

I colloqui per la fine della guerra in Ucraina dovrebbero coinvolgere sia Kiev, sia Mosca. Ne è convinto il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, che nel terzo anniversario dell'aggressione russa ha detto che l'iniziativa degli Stati Uniti per porre fine al conflitto tra Ucraina e Russia dovrebbe coinvolgere entrambe le parti in conflitto.

"Attribuiamo grande importanza alla nuova iniziativa statunitense come approccio orientato ai risultati. Crediamo che si possa raggiungere una soluzione attraverso negoziati a cui partecipano entrambe le parti", ha detto Fidan in una conferenza stampa con il suo omologo russo Sergei Lavrov ad Ankara.

A fuoco raffineria in Russia dopo attacco droni Kiev

Intanto, sul fronte della cronaca, un attacco di droni ucraini ha innescato un incendio in una raffineria di petrolio in Russia durante la notte. Lo riportano i media russi. Kiev ha colpito diversi siti energetici russi con attacchi a lungo raggio con droni, sostenendo che si tratti di una rappresaglia per gli attacchi missilistici di Mosca che hanno paralizzato la rete energetica ucraina e interrotto l'erogazione di energia a milioni di persone in vari momenti del conflitto durato tre anni.

Il governatore della regione russa di Ryazan, Pavel Malkov, ha affermato su Telegram che "è scoppiato un incendio sull'area di un'azienda a causa della caduta di detriti" dopo l'abbattimento dei droni. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato di aver abbattuto 22 droni ucraini durante la notte, di cui due nella regione di Ryazan, a sud-est di Mosca.

Alcuni account Telegram, tra cui il canale Baza, vicino alle forze di sicurezza russe, hanno affermato che l'incendio è divampato in una raffineria di petrolio. I media locali hanno riferito che si tratta della terza volta che il sito, di proprietà del colosso petrolifero russo Rosneft, viene colpito quest'anno.

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