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Ucraina, Russia rientra in accordo su grano. Putin avverte Kiev

La Federazione russa considera sufficienti le garanzie finora ricevute. L'avvertimento all'Ucraina: "Russia via da accordo se Kiev userà corridoi esportazioni per scopi militari"

Fotogramma /Ipa
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02 novembre 2022 | 11.44
LETTURA: 2 minuti

La Russia ha deciso di rientrare nell'accordo sull'esportazione di grano e altri cereali che era stato raggiunto lo scorso 22 luglio a Istanbul con la mediazione delle Nazioni Unite e della Turchia. Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo. "La Federazione russa considera sufficienti le garanzie finora ricevute e riprende l'applicazione dell'accordo", si legge in una nota del ministero della Difesa di Mosca. La Russia lascerà tuttavia di nuovo l'accordo se l'Ucraina dovesse violare la promessa di non utilizzare per scopi militari i corridoi per le esportazioni, ha poi sottolineato Vladimir Putin nel corso di una riunione del Consiglio di sicurezza russo, secondo quanto riporta l'agenzia Tass.

"Ho dato istruzioni al ministero della Difesa di riprendere la nostra piena partecipazione" all'accordo, ma "allo stesso tempo, la Russia si riserva il diritto di recedere da questi accordi se l'Ucraina viola le garanzie", ha dichiarato Putin. Il presidente ha aggiunto che la Russia, anche qualora dovesse ritirarsi nuovamente dall'accordo sul grano, è pronta "in ogni caso" a fornire grano ai "Paesi più poveri".

TURCHIA - Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha quindi annunciato al Parlamento di Ankara il ritorno della Russia nell'accordo, sottolineando la priorità delle prossime esportazioni verso le nazioni africane. Ieri Erdogan, che ribadisce il suo ruolo di mediazione nella crisi ucraina, aveva avuto un colloquio telefonico con il presidente russo Vladimir Putin. Il ritorno della Russia nell'accordo, ha però spiegato Erdogan, è stato possibile in seguito a negoziati con il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu.

L'accordo per la transizione di navi cariche di cereali nel Mar Nero ''continuerà com'era prima'' della decisione della Russia di ritirarsi quattro giorni fa, ha detto Erdogan citando Shoigu. Il presidente turco ha poi affermato che l'accordo avrebbe dato priorità alle spedizioni verso le nazioni africane, tra cui Somalia, Gibuti e Sudan, in linea con le preoccupazioni della Russia secondo cui la maggior parte del grano avrebbe raggiunto le nazioni più ricche, in particolare quelle europee.

ONU - "Accolgo con favore il ritorno della Federazione Russa all'attuazione dell'Iniziativa sul grano del Mar Nero per facilitare le esportazioni di cibo e fertilizzanti dall'Ucraina. Sono grato per la facilitazione turca. Non vedo l'ora di lavorare di nuovo con tutte le parti dell'Iniziativa". Lo ha scritto su Twitter il coordinatore delle Nazioni Unite per l'Iniziativa sul grano del Mar Nero, il sudanese Amir Mahmoud Abdulla, dopo l'annuncio.

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