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Ucraina, nuova allerta aerea. Kiev: "Liberati 7 villaggi in controffensiva"

Raid contro Odessa e Kryvyi Rih. Zelensky: "Fermeremo la Russia". Aiea: "Situazione Zaporizhzhia grave, ma si sta stabilizzando"

(Foto Afp)
(Foto Afp)
15 giugno 2023 | 07.17
LETTURA: 5 minuti

Un'allerta aerea è stata annunciata in tutte le regioni dell'Ucraina intorno alle 15.50 (ora locale). Le autorità raccomandano alle persone di mettersi al riparo. Sui social viene riportato il decollo di una caccia russo MiG-31K, che è il vettore del missile supersonico kh-47m2 kinzhal.

RAID CONTRO ODESSA E KRYVYI RIH

La città portuale di Odessa, nel sud dell'Ucraina, è stata colpita nelle prime ore di oggi da un raid aereo russo. Lo ha detto il comando meridionale dell'esercito ucraino, spiegando che l'attacco è stato condotto con droni e dicendo agli abitanti di restare nei rifugi perché ''c'è la minaccia di un ulteriore attacco con missili''. I militari ucraini riferiscono inoltre che una ventina di droni sono stati abbattuti dalla contraerea ucraina.

Un nuovo attacco condotto con missili da crociera e droni kamikaze iraniani nella notte contro Kryvyi Rih, la città natale del presidente Volodymyr Zelensky nella regione di Dnipropetrovsk nell'Ucraina centrale. Come spiega il sindaco della città, Oleksandr Vilkul, nell'attacco condotto dalle forze armate russe sono state colpite due imprese industriali provocando danni ''significativi'' ed è stato ferito un uomo di 38 anni. A essere stati colpiti sono obiettivi che ''non hanno nulla a che vedere con il militare''. La contraerea ucraina ha abbattuto un missile e 20 droni iraniani, ha aggiunto.

La penisola di Crimea sarebbe stata attaccata con nove droni nella notte. Lo denuncia Sergey Aksyonov, capo del governo filorusso in Crimea, spiegando che sei droni sono stati abbattuti dalla contraerea. L'attacco non ha causato vittime, spiega, ma ha causato la rottura dei vetri delle finestre di edifici nel villaggio di Dokuchaieve.

Un bambino di tre anni sarebbe inoltre stato ucciso a causa di un bombardamento condotto dalle forze armate di Kiev sulla regione di Kherson, nel sud dell'Ucraina, controllata dalla Russia. Lo riferisce l'agenzia di stampa Tass secondo la quale il raid avrebbe colpito Dnipro.

KIEV: "CON CONTROFFENSIVA LIBERATI 7 VILLAGGI"

"La controffensiva ucraina in corso ha già permesso di liberare sette villaggi prima occupati dai russi e di "ripristinare il controllo su 100 km quadrati di territorio", ha annunciato a Kiev Oleksii Hromov, portavoce dello Stato maggiore ucraino, aggiungendo che le forze ucraine continuano ad attaccare i russi a nord e sud di Bakhmut, nel Donetsk.

Intanto la vice ministra della Difesa Hanna Maliar ha dichiarato che le forze russe stanno offrendo "una forte resistenza" colpendo gli ucraini con artiglieria pesante e droni.

ZAPORIZHZHIA

Il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia Atomica (Aiea), Rafael Grossi, ha descritto come "seria" la situazione nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, dopo il crollo della diga di Kakhovka. "Da una parte, la situazione è seria, vi sono conseguenze reali. Dall'altra sono state prese diverse misure per stabilizzarla", ha detto Grossi all'agenzia russa Interfax durante la sua vista alla centrale ucraina occupata dai russi. L'impianto nucleare ottiene l'acqua per il raffreddamento dell'impianto dal bacino della diga, che si è prosciugato dopo il suo crollo. Comunque al momento c'è acqua sufficiente nelle vasche di raffreddamento, ha riferito Grossi. Kiev accusa Mosca di aver distrutto deliberatamente la diga, che è sotto controllo russo.

ZELENSKY: "FERMEREMO LA RUSSIA"

"È solo attraverso la forza di tutto il nostro popolo che possiamo fermare il nemico. E sicuramente fermeremo la Russia". Lo ha scritto intanto su Twitter il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, assicurando che: "Scacceremo il nemico dalla nostra terra e con la libertà dell'Ucraina onoreremo la memoria di tutti coloro che hanno dato la loro vita per il Paese e di tutti i nostri eroi del passato che ugualmente hanno sognato la libertà degli ucraini".

COALIZIONE DI CACCIA

"Oggi ho ricevuto notizie molto importanti sulla cosiddetta 'coalizione di caccia'. I nostri partner si impegneranno per iniziare l'addestramento dei nostri piloti dei caccia. Costruiremo insieme la struttura di questo gruppo di combattenti". Lo ha detto il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, citato da Ukraniska Pravda, dopo il vertice Nato a Bruxelles.
Reznikov ha sottolineato che l'addestramento dei piloti ucraini inizierà sui caccia F-16 e sarà guidato da Paesi Bassi e Danimarca. In seguito, secondo il ministro, aderiranno all'iniziativa altri Paesi. "Abbiamo ricevuto buone notizie dai nostri partner svedesi. Avremo la possibilità di fare dei test in Svezia", ha spiegato Reznikov. "Come sapete - ha aggiunto il ministro - abbiamo una coalizione di carri armati, una coalizione antiaerea, un gruppo di artiglieria e di Mlrs. Pertanto, sono pienamente convinto che avremo una 'coalizione di caccia'". "Ciò significa che le future forze dell'Ucraina rimarranno lo scudo orientale dell'Europa e della Nato", ha concluso Reznikov.

UCCISI 100 SOLDATI RUSSI RIUNITI PER UN DISCORSO

Un centinaio di soldati russi sarebbero stati uccisi dagli ucraini mentre erano riuniti in attesa del discorso motivazionale di un comandante. La vicenda viene riportata con indignazione sui canali Telegram di vari blogger militari russi, riferisce il Guardian. Secondo quanto emerge, i fatti si sono svolti qualche giorno fa vicino Kreminna, in un'area occupata dell'oblast di Luhansk dove vi sono intensi combattimenti. I soldati sarebbero stati riuniti e fatti aspettare a lungo per ascoltare il discorso di un comandante, che alcuni identificano come Sukhrab Akhmedov, una figura controversa già accusata di aver mandato i suoi uomini al macello. "Il tragico incidente è avvenuto vicino Kreminna, in una delle divisioni che doveva andare all'offensiva. Per due ore la folla è rimasta in piedi in attesa di un discorso motivazionale del comandante. Ma invece ha parlato un missile Himars dell'artiglieria nemica", ha scritto uno dei blogger, noto come Rybar. "Siamo in guerra con la nostra stessa stupidità e negligenza", ha aggiunto un altro.

Della vicenda parla oggi anche il think tank americano Institute for the study of war (Isw), citando blogger militari che parlano di un centinaio di morti e un centinaio di feriti. Ma l'Isw dice di non avere immagini di conferma dell'attacco e le sue conseguenze. Secondo il think tank l'indignazione sui social ricorda quella per l'episodio del 31 dicembre, quando l'artiglieria ucraina uccise decine di soldati russi riuniti insieme alla vigilia di Capodanno a Makiivka, nell'oblast di Donetsk.

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