Colloqui a Istanbul in Turchia. Il presidente ucraino: "Sovranità e integrità territoriale le priorità"
Guerra Ucraina-Russia, nuovo round di colloqui. "Siamo in viaggio, a causa dei problemi logistici arriveremo molto tardi in Turchia, anche la parte russa è partita solo mezz'ora fa. Quindi abbiamo preso la decisione di iniziare i negoziati domattina alle 10". A dichiararlo a Interfax Ucraina è stato il negoziatore capo di Kiev, David Arakhamia, parlando del prossimo round di negoziati diretti a Istanbul tra russi e ucraini.
Non si fermano dunque i tentativi di Erdogan di trovare una strada per la pace. "Un cessate il fuoco è necessario al più presto possibile" ha detto in una telefonata a Putin secondo quanto riporta l'agenzia turca Anadolu su Twitter. Nel corso della telefonata "i due leader hanno concordato il prossimo incontro negoziate dei team della Russia e dell'Ucraina sarà a Istanbul".
"Sovranità ed integrità territoriale" sono le priorità di Kiev al prossimo round di colloqui con la Russia, ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un nuovo video diffuso nella notte sulla sua pagina Facebook. "Le nostre priorità nei negoziati sono note: la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina sono fuori dubbio", ha affermato il leader ucraino. "Sono d'obbligo garanzie di sicurezza efficaci. Ovviamente, il nostro obiettivo è la pace e il ritorno alla vita normale nel nostro Paese il prima possibile", ha aggiunto.
"Le garanzie di sicurezza e la neutralità, lo status non nucleare del nostro Stato. Noi siamo pronti a partire da qui, questo è il punto più importante", ha detto inoltre Zelensky in un'intervista ai media russi, sottolineando però di rifiutare altre richieste di Mosca, come la smilitarizzazione dell'Ucraina. Nella lunga intervista, il presidente si è detto anche disposto a un compromesso per il Donbass in un eventuale accordo di pace e anche a discutere dell'uso della lingua russa in Ucraina.
Nel senso di una possibile apertura a negoziati si era espresso il portavoce della presidenza turca, Ibrahim Kalin. "Se tutti tagliano i ponti con la Russia, chi parlerà con loro alla fine?" aveva detto in alcune dichiarazioni, riportate dalla Trt. Secondo Kalin, "gli ucraini vanno sostenuti con ogni mezzo possibile in modo che possano difendersi" dall'invasione russa e al contempo "le ragioni russe vanno ascoltate, in un modo o nell'altro".
Cremlino: "No trattative su scambio prigionieri con Kiev"
Uno scambio di prigionieri non è oggetto di trattativa tra le delegazioni di Mosca e Kiev. Lo ha sottolineato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, nel corso di un punto stampa, a proposito dei colloqui tra le parti in programma in Turchia.