Rinvenuti i corpi di almeno 20 uomini, alcuni con le mani legate. Kuleba: "Un massacro deliberato"
Orrore a Bucha, città dell'Ucraina a nord ovest di Kiev, dove civili disarmati uccisi sono stati ritrovati in strada dalle forze ucraine che hanno ripreso il controllo della località. Secondo il sindaco Anatoly Fedoruk, i cadaveri di almeno 20 uomini erano abbandonati in fila, su un'unica strada, la Yabluska. Alcuni di loro con le mani legati dietro la schiena con degli stracci e un colpo d'arma da fuoco sulla nuca. Fedoruk ha denunciato che i civili uccisi sono stati trattati dai russi in modo disumano e ha confermato la presenza di almeno altri 280 corpi senza vita in fosse comuni in città.
"Il massacro di Bucha è un atto deliberato, i russi vogliono eliminare più ucraini che possono", scrive il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, sollecitando nuove sanzioni devastanti subito" da parte del G7. "Dobbiamo fermarli e buttarli fuori", ha scritto in un tweet in cui chiede un embargo sul petrolio, il gas e il carbone, la chiusura di tutti i porti a navi e beni russi, la disconnessione di tutte le banche russe dal circuito Swift.
"Queste persone non erano militari. Non avevano armi. Non ponevano una minaccia. Quanti casi come questi ci sono nei territori occupati?", ha scritto il consigliere del Presidente, Mykhailo Podolyak. I militari russi, testimoniano gli abitanti di Bucha citati dalla Bbc- hanno sfondato le porte delle case abbandonate dagli ucraini che erano fuggite.
Le forze russe hanno operato una "ritirata rapida" dalle regioni di Kiev e Chernihiv nel nord dell'Ucraina con l'obiettivo di "rivolgersi verso l'est e il sud" del Paese, ha dichiarato il consigliere presidenziale ucraino, Mykhaïlo Podoliak. "Dopo una rapida ritirata dei russi dalle regioni di Kiev e Chernihiv, appare chiaro che la Russia abbia scelto un'altra tattica prioritaria - ha scritto su Telegram - rivolgersi verso l'est ed il sud, mantenere il controllo dei vasti territori occupati e assumere una posizione forte".
"E' necessaria con urgenza una inchiesta indipendente", ha scritto in un tweet la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, denunciando "gli orrori indicibili nelle zone da cui la Russia si sta ritirando". "Gli autori di crimini di guerra saranno chiamati a rispondere", ha aggiunto.