Il sindaco di Bucha: "Civili giustiziati con colpi alla nuca"
Guerra Ucraina-Russia, l'intera regione di Kiev è stata liberata. Lo annuncia la viceministra della Difesa Hanna Malyar, spiegando che la ritirata ha riguardato anche la zona di Irpin, Bucha e Gostomel.
I corpi di circa 300 civili sono stati trovati in una fossa comune a Bucha. Lo ha detto all'Afp il sindaco della città alle porte di Kiev, Anatoly Fedoruk, rilanciato dai vari media internazionali. "Tutte queste persone sono state uccise con colpi d'arma da fuoco alla nuca", ha denunciato.
Le forze russe hanno operato una "ritirata rapida" dalle regioni di Kiev e Chernihiv nel nord dell'Ucraina con l'obiettivo di "rivolgersi verso l'est e il sud" del Paese, ha dichiarato il consigliere presidenziale ucraino, Mykhaïlo Podoliak. "Dopo una rapida ritirata dei russi dalle regioni di Kiev e Chernihiv, appare chiaro che la Russia abbia scelto un'altra tattica prioritaria - ha scritto su Telegram - rivolgersi verso l'est ed il sud, mantenere il controllo dei vasti territori occupati e assumere una posizione forte".
"La Russia sta facendo una guerra per distruggere la nazione ucraina. Ma non chiediamo solidarietà, non chiediamo like. E alla fine non stiamo neanche chiedendo di combattere con la Russia per noi. Chiediamo solo una cosa: dateci le armi in modo che possiamo proteggere i civili. Tutto il resto lo faremo noi", ha aggiunto Podolyak, postando le foto terribili di tre cadaveri a Bucha, nella regione di Kiev.
"I corpi di questi uomini con le mani legate dietro la schiena, che sono stati uccisi dai militari giacciono nelle strade. Queste persone - ha denunciato - non erano soldati, non avevano armi, non rappresentavano una minaccia. Quanti altri casi ancora succederanno nei territori occupati?".
Nella regione di Kiev sono stati trovati oggi i corpi del sindaco di Motyzhyn e della sua famiglia, presi il 23 marzo scorso in ostaggio dai russi. Secondo quanto ha reso noto il governatore di Makariv erano sepolti in una fossa comune nello stesso villaggio.
Al 38esimo giorno dell'invasione russa, ha spiegato Oleksiy Arestovych, il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, le forze ucraine "hanno liberato oltre 30 centri abitati. Ci sono anche delle azioni eroiche dei nostri militari come per esempio nel centro abitato di Dmytrivka: due dei nostri carri armati - ha detto - hanno distrutto 10 carri armati russi e molti mezzi corazzati di trasporto truppe". Inoltre, ha aggiunto, "stiamo riuscendo ad appropriarci di molti mezzi militari del nemico".
Nella regione di Kherson l'esercito ucraino continua "la controffensiva" spostando verso l'est del Paese. "Il nemico - sottolinea - cerca di accerchiare i nostri militari nella zona di linea di contatto: da Izyum verso sud, e da Volnovaha verso nord. Il fronte tuttavia resiste. Ieri la controffensiva del nemico vicino a Volnovakha è stata respinta. Tuttavia ci saranno ancora dei combattimenti forti anche all'est, al sud e nella città di Mariupol". Comunque, ha evidenziato Arestovych, "non credo che la federazione russa possa avere le risorse per un'altra offensiva".